"Per San Marino": siamo in piena questione morale
a) Gabriele Gatti nega di essere titolare di una ingente somma depositata (da chi?) a suo nome presso il Credito di Romagna;
b) Fiorenzo Stolfi dice di essere proprietario dei beni che abbiamo indicato su Rimini e Urbino, ma che gli stessi sono gravati da mutui (noi sappiamo in che misura);
c) Claudio Podeschi dice di non essere imbarazzato per la sua risibile denuncia dei redditi fatta al Consiglio, ma continua a tacere sui suoi rapporti con certi personaggi esteri.
Al momento non vogliamo incrementare il dibattito sui personaggi da noi indicati, perché risulterebbe sterile. Lo faremo in seguito, mostrando altra documentazione di cui siamo in possesso e che smentisce le inconsistenti autodifese dei politici da noi segnalati.
Ci chiediamo anche: perché, di fronte al clamore che cresce nel Paese per le nostre denunce le forze politiche non si fanno sentire? Sono tutte colluse?
Infatti, con la segnalazione di questioni riguardanti Gatti, Stolfi e Podeschi il Movimento “… per San Marino”, non ha dato vita, come taluni commentatori hanno rilevato, ad una semplice questione personale, ma ha inteso aprire un dibattito sulla “questione morale” che riguarda l’intero sistema politico-istituzionale per l’operato dell’ultimo ventennio: la illegalità, la discrezionalità e la corruzione hanno finito per coinvolgere ampie aree della vita pubblica ed hanno seriamente danneggiato la Repubblica.
Per ora ci limitiamo a dare indicazioni generali, ma siamo in grado di procedere (e lo faremo certamente per non restare nel vago come molti moralizzatori vecchi e nuovi) ad analisi dettagliate e provate di numerosi episodi. Ecco i punti che toccheremo:
1) l’autorizzazione ad operare a San Marino a nuove otto banche, prima fra le quali la Banca del Titano, è caratterizzata da corruzione di partiti e di uomini di governo;
2) la nomina di taluni ambasciatori esteri (in particolare greci ed asiatici) è stata sollecitata, proposta e caldeggiata da taluni politici sammarinesi che con tali personaggi hanno intrattenuto rapporti di affari certamente non trasparenti e perciò illegali;
3) dai lavori della Commissione Antimafia siamo curiosi di conoscere se taluni politici sammarinesi risultano collusi con personaggi della malavita; comunque è noto che le infiltrazioni a San Marino su Banche e Finanziarie di persone legate alla malavita o ad attività illegali risultano favorite da una protezione non certo disinteressata di taluni personaggi politici che non hanno posto veti o esercitato controlli;
4) le collusioni di nostri politici con gruppi di potere esterni hanno finito per compromettere le istituzioni economiche della nostra Repubblica;
5) la “amicizia” di taluni politici con operatori commerciali hanno consentito ad operatori interni collusi con trafficanti esterni complicità in rilevantissime evasioni fiscali.
E c’è dell’altro ancora!
Noi indicheremo sui social network e sulla stampa (se ci sarà data ospitalità) i singoli fatti che comprovano l’esistenza di una vera questione morale, che i sammarinesi hanno il dovere di affrontare immediatamente, se vogliamo un reale cambiamento e una rinascita della Ripubblica, basato sulla legalità, sul diritto, sulla democrazia e sull’etica.
Noi del Movimento “… per San Marino” siamo pronti al dibattito ed al confronto.