Ap è sul piede di guerra e lunedì riunirà gli organismi per prendere “qualunque decisione si renda necessaria”. Minaccia tutt'altro che velata, difficile ma non impossibile ricomporre la frattura sebbene, ormai, non si torni più indietro: i vertici Iss rimarranno al loro posto per altri sei mesi. Dura presa di posizione anche di Upr che con Ap forma Repubblica Futura. Nicola Selva accusa il Governo di mortificare ogni sforzo dell'opposizione di porsi in modo costruttivo. “Le Commissioni – tuona - sono solo un inutile orpello usato come paravento”. Sono ore di incontri serrati in maggioranza, c'è chi lavora per evitare il salto nel buio di elezioni senza un'alternativa e con emergenze da risolvere. E' un gioco sottile tra pompieri e incendiari. “Ci sono occasionali esplosioni di contrasto che devono essere sempre inquadrate in una cornice più ampia, il funzionamento della sanità non deve diventare terreno di scontro”, commenta Gerardo Giovagnoli che, subito dopo, precisa: è un appello generale, non specifico. E sulle dichiarazioni di Mussoni: avrei preferito evitasse riferimenti sibillini, un detto e non detto che lascia problematiche sul campo.” Il Psd incontrerà Ap e Dc prima del Consiglio. Il governo cadrà? Attimo di silenzio del Capogruppo del Psd, “per quanto ci riguarda no”. E per la Dc? “Non credo sia a rischio – butta acqua sul fuoco Marco Gatti - l'interesse deve essere l'Istituto e dobbiamo concentrarci sulla migliore figura dirigenziale da nominare nel più breve tempo possibile. La Dc riconferma la sua posizione che è quella, in definitiva, dell'odg della Commissione, non sottoscritto e né sostenuto, invece, da Noi Sammarinesi. “Dispiace che si facciano giochi politici sull'iss – commenta Maria Luisa Berti - non fa bene all'istituto”. Giudica poi inopportuno che sulla vicenda dei vertici si debba fare cadere il governo. A meno che i problemi siano altri e allora devono essere palesati. Poi, l'invito: la politica dovrebbe risolvere le difficoltà piuttosto che inasprire le questioni. Nel frattempo fa rumore il silenzio di Rete e Civico 10, alla finestra in attesa di sviluppi.
MF
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