“Questo Paese deve essere salvato”. Così Giuseppe Morganti commenta lapidario la necessità di rimediare ai tanti disastri che negli anni hanno coinvolto la Repubblica su più fronti. Il PdD – ha detto – continuerà la lotta in difesa dell’interesse pubblico. Tra le priorità sicuramente le riforme che i democratici vogliono realizzare durante il mandato al governo: da quella elettorale a quella istituzionale, con particolare riferimento alla legge sulla Corte dei Conti per cui – ha ribadito Morganti – si vuole andare fino in fondo, a costo di arrivarci con il referendum. Uno sguardo infine alle relazioni internazionali: l’Italia è sorda alle esigenze del Titano e l’Europa in materia finanziaria ci tiene con il cappio al collo. Ciò significa che non abbiamo maturato alcuna credibilità fuori confine– ha concluso – è il momento di cambiare e creare i presupposti per un nuovo Stato. Dal Segretario di Stato Massimo Rossini, invece, una riflessione approfondita sui temi che riguardano la sanità, settore che forse più di altri necessita di mirate riforme. La corsa alla privatizzazione di importanti servizi socio-sanitari è per Rossini sintomo di quanto la gestione del sanitario faccia gola a molti. Fino a 6 mesi fa, i privati potevano concedersi il lusso di fare il bello e il cattivo tempo succhiando soldi allo Stato. Ora – puntualizza Rossini – sono stati posti dei freni anche grazie al contributo del PDD. Solo la legge sull’authority può rappresentare un punto di svolta – precisa il politico – poiché mira a governare il sistema a tutto tondo, controllando il rispetto delle regole. Un provvedimento che di riflesso sarebbe garante dello Stato sociale.
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