Sanità Integrativa: tra le forze politiche, salvo qualche eccezione, prevale lo scetticismo
“In un divenire, in cui probabilmente lo stato non potrà più essere l'unico garante, per determinate prestazioni sanitarie, ritengo che il ruolo delle assicurazioni possa essere importante”. Così aveva detto il segretario Belluzzi, nel convegno al Kursaal. Un'apertura alla sanità integrativa che desta non poche perplessità tra le forze politiche; a partire dall'azionista di maggioranza del Governo: la DC. “Su tutto è bene ragionare – afferma Marco Gatti -, ma San Marino è una piccola comunità; dobbiamo basarci sulla solidarietà e garantire una sanità efficiente ed uguale per tutti; puntando anche sulle eccellenze. L'esempio americano dimostra che il sistema assicurativo se lo può permettere solo chi sta bene economicamente”. “Nessun sistema è immodificabile – afferma Gerardo Giovagnoli, PSD -, ben venga allora un'analisi. E' necessario tuttavia non compromettere i risultati ottenuti in questi decenni: ovvero servizi buoni e senza distinzioni di reddito. Da questi punti fermi occorre partire”. Secondo Mario Venturini, AP, sarebbe piuttosto il caso di concentrarsi sullo stato dell'ISS e della spesa sanitaria. “Non è il momento – aggiunge – di lanciarsi in queste ipotesi”. Ogni ragionamento sul modello di sanità – dice Marco Podeschi, UPR – deve basarsi su un'analisi demografica e sulla sostenibilità economica; e non dimentichiamoci l'importanza della prevenzione. Assolutamente contrari, allo scenario ipotizzato da Belluzzi, i membri di Rete. “Dobbiamo tutelare i cardini del nostro sistema, ovvero una sanità pubblica ed universale”. Così Elena Tonnini. “Ci sono una marea di sprechi da tagliare. Le soluzioni proposte dal Governo, invece, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Non vorremmo ci fosse la volontà di aggravare l'emergenza per arrivare a scelte di questo tipo”. Dubbio condiviso anche da Andrea Zafferani, di Civico 10. “Questa strana proposta mi fa pensare che vogliano spingere per qualche assicurazione amica che voglia impiantarsi a San Marino per fare business. Prima di ragionare sulla sanità privata – continua Zafferani - è meglio valutare se inserirci in una rete di strutture pubbliche del circondario”. Secondo Vanessa D'Ambrosio, Sinistra Unita, la sanità integrativa deve essere considerata una extrema ratio; “per noi – afferma – l'elemento fondamentale è l'universalità del nostro sistema, che dobbiamo tutelare fino in fondo”. Favorevole invece il Partito Socialista. “La questione – afferma Alessandro Mancini - è da guardare con interesse, e va ricondotta in un ragionamento complessivo di riforma del sistema pensionistico”. Sentiamo il segretario Iro Belluzzi che spiega le ragioni del convegno
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