Sanità USA, Obama: “Un voto storico su una grande riforma”
La riforma del sistema di assicurazione sanitaria americana fa qualcosa che nessun presidente era riuscito a fare: stabilisce, per legge, che la salute dei cittadini non è un oggetto di consumo che può essere acquistato oppure no a seconda dei propri mezzi, ma è una responsabilità collettiva e nazionale. Non proprio, e non ancora, un diritto, come viene considerato in Europa, ma qualcosa che non può essere lasciato al gioco del mercato. Non è la "mutua" e neppure un servizio sanitario nazionale. Si tratta piuttosto di un meccanismo complicato e costoso - 871 miliardi in dieci anni - costruito per estendere ad altri 31 milioni di americani quella copertura sanitaria dalla quale oggi erano esclusi. La legge, che in sostanza dovrebbe assicurare il 95% degli americani, rende accessibile, l'assicurazione, utilizzando sussidi pubblici. Ma soprattutto volta pagina. Gli Stati Uniti non sono più indifferenti alla sorte di chi non può pagarsi la salute.
Sonia Tura
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