Sono 183 gli Stati che attualmente intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede. A tali Stati vanno aggiunti l'Unione Europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta. Il quadro sui Rapporti diplomatici della Santa Sede, con i più recenti sviluppi, viene riassunto dalla Sala stampa vaticana in occasione dell'incontro di inizio d'anno di papa Francesco con i membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Per San Marino, Maria Alessandra Albertini.
Nel corso del 2018, in data 26 giugno, è stato firmato l'Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di San Marino per l'Insegnamento della Religione cattolica nelle scuole pubbliche, ratificato il 1 ottobre seguente.
"La Santa Sede non intende ingerire nella vita degli Stati - ha sottolineato oggi il Papa -, bensì ambisce ad essere un ascoltatore attento e sensibile alle problematiche che interessano l'umanità, con il sincero e umile desiderio di porsi al servizio del bene di ogni essere umano". "È questa premura che spinge la Chiesa in ogni luogo ad adoperarsi per favorire l'edificazione di società pacifiche e riconciliate" ha spiegato. "In tale orizzonte - ha aggiunto - si colloca pure il consolidamento delle relazioni tra la Santa Sede e il Vietnam, in vista della nomina, nel prossimo futuro, di un Rappresentante Pontificio residente, la cui presenza vuole essere anzitutto una manifestazione della sollecitudine del Successore di Pietro per la Chiesa locale".
Analogamente "si deve intendere la firma dell'Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi in Cina, avvenuta il 22 settembre scorso".
Nel corso del 2018, in data 26 giugno, è stato firmato l'Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di San Marino per l'Insegnamento della Religione cattolica nelle scuole pubbliche, ratificato il 1 ottobre seguente.
"La Santa Sede non intende ingerire nella vita degli Stati - ha sottolineato oggi il Papa -, bensì ambisce ad essere un ascoltatore attento e sensibile alle problematiche che interessano l'umanità, con il sincero e umile desiderio di porsi al servizio del bene di ogni essere umano". "È questa premura che spinge la Chiesa in ogni luogo ad adoperarsi per favorire l'edificazione di società pacifiche e riconciliate" ha spiegato. "In tale orizzonte - ha aggiunto - si colloca pure il consolidamento delle relazioni tra la Santa Sede e il Vietnam, in vista della nomina, nel prossimo futuro, di un Rappresentante Pontificio residente, la cui presenza vuole essere anzitutto una manifestazione della sollecitudine del Successore di Pietro per la Chiesa locale".
Analogamente "si deve intendere la firma dell'Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi in Cina, avvenuta il 22 settembre scorso".
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