Santolini (C10): "L’Iraq è un Paese senza pace"
I miliziani dell’ISIS (Stato Islamico dell'Iraq e della Grande Siria), gruppo jihadista attivo appunto fra Siria ed Iraq, approfittando del vuoto di potere di cui soffrono entrambi i Paesi per diverse motivazioni, ha proclamato un vero e proprio Stato Islamico a cavallo dei due Paesi.
La follia fondamentalista, supportata nella sua lotta dalla mancanza di uno Stato strutturato e forte e dalla smobilitazione della comunità internazionale alle prese con la crisi economica, ha lanciato la sua caccia all’uomo rivolta verso chiunque non sia disposto a sottostare alla Sharì-a, commettendo veri e propri crimini contro l’umanità, come dichiarato dallo stesso Ban Ki-moon.
Se qualche settimana fa era stata la minoranza cristiana ad essere costretta alla fuga dalle proprie case nel nord del territorio iracheno per non aver accettato la conversione forzata all’Islam, oggi tocca alla minoranza Yazidi, di etnia curda, a dover rifugiarsi sulle montagne senza viveri né medicinali in fuga dai massacri che i miliziani dell’ISIS stanno compiendo nei dintorni di Mossul.
E’ la stessa autorità irachena, oggi, a chiedere il supporto della comunità internazionale contro un’estremismo religioso talmente violento da spingere la stessa Al Qaeda, a cui inizialmente ISIS si era affiliata, a prenderne le distanze.
Ci sono decine di migliaia di persone rifugiate fra le montagne che necessitano di aiuti umanitari.
San Marino faccia sentire la propria voce all’interno delle istituzioni internazionali di cui fa parte per chiedere che venga attivato un canale umanitario ufficiale a supporto di chi sta subendo questa vera e propria pulizia etnica.