Il governo – dopo il polverone sollevato - ha deciso di congelare le delibere fino alla prossima legislatura con la prosecuzione del lavoro di riforma della PA: 'Non si è trattato di clientelismo, ma di un lavoro di riorganizzazione degli uffici pubblici, alla luce anche delle esigenze che si sono create con la messa in pensione di 422 persone dal ’98 a oggi e la necessità di ricorrere il meno possibile alle pubbliche graduatorie'. Intervento, per il governo, che deve avere l’avvallo di tutto il sindacato, hanno detto i segretari Zafferani, Felici e Mularoni, 'e fin da subito siamo disponibili al confronto'. Entrano poi nel merito delle 147 delibere: la maggior parte - 57 - riguarda l’attivazione di incarichi di personale già in ruolo in ordine gerarchico; 47 di supplenze interne. 'Le delibere erano frutto del lavoro serio di verifica all’interno dei singoli uffici, ribadiscono Mularoni e Felici, e per un miglior funzionamento della Pa', ragion per cui chiederanno ai sindacati di stralciare alcune posizioni per non bloccare il lavoro in alcuni settori pubblici vitali.
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