Scioglimento SU, D'Ambrosio: "Via le sigle, adesso esiste solo SSD"
“Sinistra Unita non muore, anzi, non è mai stata tanto viva”. L'addio al simbolo porta con sé tanta emozione. E' un momento storico, anche se lo scioglimento è un passaggio formale ad una settimana dal Congresso di fondazione di SSD. Il gruppo di compagni nati dodici anni fa dall'unione di Rifondazione Comunista e Zona Franca è pronto a mettere da parte sigle per parlare con un’unica voce. SU è una storia di sfide, conquiste, e una ferita ancora aperta, quella della scissione, preludio della rinascita. Non dimentica Tony Margiotta “il tradimento dei compagni, accoltellando alle spalle chi aveva dato loro fiducia”. Si guarda al futuro, ad una coalizione che non si spaventa per le diverse sensibilità su temi come i diritti civili. C'è un governo in grado di fare gruppo, afferma Augusto Michelotti, “pronto a portare il paese fuori dalle secche nonostante un’opposizione scorretta. “Per distruggere noi – accusa - stanno cercando di mandare a picco tutta la nave”. E' fiducioso: “questo governo ce la può fare”, ma deve essere supportato dal partito. L’obiettivo dell’unificazione è sempre vivo, nel nome dei valori della sinistra. “Siamo tutti parte di uno stesso insieme – dice Eva Guidi”. Da oggi SU si costituisce in una casa più grande e più forte. SSD sta per diventare partito. Ancora nessuna indiscrezione sul futuro segretario.
Nel servizio l'intervista a Vanessa D'Ambrosio
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