Scontro in Consiglio: la maggioranza lascia l'aula
Era uno scontro annunciato, un confronto dai toni prevedibilmente aspri, ma nessuno avrebbe pensato potesse assumere le proporzioni che si sono manifestate. Sul riferimento del Governo in merito alla convenzione con la Giochi San Marino il livello della contrapposizione è stato così forte da causare una sospensione dei lavori. Il capogruppo di Alleanza Popolare, Tito Masi, nel suo intervento in prima serata aveva commentato con sarcasmo le dichiarazioni del Presidente del Partito dei Socialisti e Democratici, Giuseppe Morganti, usando poi toni forti, decisamente sopra le righe, arrivando a dichiarare “qualche consigliere di maggioranza è sul libro paga della San Marino Giochi”. Affermazioni pesanti che non sono andate giù a Morganti che indignato ha presentato alla Reggenza le sue dimissioni da Consigliere. Non ci ha pensato su tanto, il leader del nuovo partito della sinistra e preso carta e penna ha esternato il suo sdegno, la sua amarezza, con un gesto clamoroso. Nessuna indiscrezione sulle parole della lettera che ha consegnato personalmente nelle mani dei Capi di Stato. Subito dopo il gruppo del PSD ha chiesto una interruzione dei lavori lamentando un clima inaccettabile, eccessivamente aspro e privo della necessaria serenità. Lavori sospesi dalla Reggenza per consentire una riunione d’urgenza del gruppo parlamentare della sinistra. Subito dopo anche il gruppo consigliare della democrazia cristiana ha tenuto un vertice d’urgenza e alla fine, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di abbandonare, per protesta, l’aula parlamentare.
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