Scontro in Consiglio: PSD e opposizioni commentano
'Una sceneggiata, la strumentalizzazione di un atto personale, come quello di Morganti, per distogliere l’attenzione dal dibattito in corso'. Tutte concordi, le opposizioni, nel contestare la decisione della maggioranza. 'Non si è mai visto – dichiarano – un governo che abbandona il parlamento, e questo dimostra che non ha argomenti. Gli interventi tenuti in aula sono stati tutti critici ma nessuna accusa personale'. Il primo a parlare è Tito Masi: “Ritengo di non dover ritrattare nulla di quanto ho detto – dichiara - il mio è stato un intervento sicuramente pesante ma che ha interpretato una opinione ampiamente diffusa fra i cittadini. Ci troviamo – aggiunge – di fronte ad un nuovo capitolo della questione morale”. Masi elenca le inadempienze della Giochi San Marino e mette in evidenza che entro il 30 aprile un documento del Consiglio Grande e Generale fissava la data improrogabile entro la quale la società doveva liberare il Kursaal. 'Non solo resterà in quel Palazzo – dichiara – ma nessuno ieri ci ha detto niente. E’ accettabile – si chiede – questo?. Nel 2001 hanno detto che questa società avrebbe investito 100 miliardi nel maxi albergo. Non è stato costruito e nessuno gli ha mai chiesto nulla e ora il governo propone di liberarli dall’impegno di realizzarlo”. Per Augusto Casali Morganti sta vivendo un momento difficile: 'sta facendo i conti – afferma – con la propria coscienza'. L’esponente del PSN rimarca le critiche esposte in aula e dichiara “si devono togliere dalla testa che andiamo lì ad usare i toni che la maggioranza vuole. Andiamo lì – aggiunge – a dire quello che pensiamo”. Anche per Ivan Foschi quello della maggioranza è stato un colpo di teatro, fatto artatamente – dichiara – per spostare l’attenzione dalla questione che si stava affrontando'. Foschi rinnova la sua stima a Morganti e auspica voglia riconsiderare la sua decisione. “Sulla questione morale – gli fa eco Monica Bollini – il governo e la maggioranza non vogliono rispondere. Anomala per l’esponente dei sammarinesi per la Libertà, la decisione di sospendere la seduta consigliare: non c’era – dichiara – l’unanimità dei gruppi'. Critiche per la scelta di bloccare la diretta radio. “Non possiamo accettare – aggiunge Glauco Sansovini – il sermone sull’etica, non sta proprio in piedi. Abbiamo assistito – afferma – ad un nuovo tentativo di non fare chiarezza”. Critiche ribadite anche da Romeo Morri: 'se fa scalpore la lettera di Morganti – dichiara – deve farlo anche la notizia che la Giochi San Marino ha annunciato querele nei confronti di un consigliere e del presidente di una associazione”. “Insolito – per Valeria Ciavatta – che delle dimissioni si sia data subito lettura in aula. Solitamente – aggiunge – non succede così”. E per venerdì prossimo, alla ripresa del dibattito consigliare, la battaglia si conferma accesa.