Scontro frontale: "Le dichiarazioni di Banca Centrale sono inopportune, sbagliate e irresponsabili"
“Inopportune, sbagliate, irresponsabili. E prima di tutto sorprendenti”. Il Governo non smorza le polemiche sollevate da Banca Centrale, piuttosto rincara la dose. La premessa è pacata. Banca Centrale è un istituto fondamentale per San Marino, gode di totale autonomia, ha un ruolo istituzionale riconosciuto. Ci sono problemi ed erano stati posti all’attenzione dell’Assemblea dei soci di lunedì scorso. “Non pensavamo - sottolinea il Segretario di Stato per le Finanze - che si traducessero in una reazione così nervosa e ingiustificata”. “Sempre in modo riservato - prosegue Gatti - avevamo preso in esame le dichiarazioni del capo della vigilanza, Stefano Caringi, alla procura di Forlì. Non servono comunicati di solidarietà - dichiara il Segretario per il Finanze - ma fatti”. “Mai polemizzato sui vertici italiani di Banca Centrale, le risorse umane vanno prese dove ci sono. Ma - sottolinea il Governo - chiediamo di formare, per il futuro, una classe dirigente di giovani sammarinesi”. La mancanza di risorse umane ed economiche viene liquidata come una vecchia rivendicazione. “Per noi - dice l’Esecutivo - sarebbe facile polemizzare dando dei numeri. 20 persone che operano nella vigilanza si può dire che sono poche, ma per la nostra realtà non è così”. “Banca Centrale - sottolinea il Governo - non può essere vista come un problema. Vogliamo fare chiarezza fino in fondo. Casco dalle nuvole - aggiunge il Segretario agli Esteri - nel sentire Banca Centrale attribuirsi meriti su iniziative che sono assolutamente del Governo”. I decreti sulle banche sono immediatamente operativi, anche senza ratifica. “Si potevano fare prima” commenta il Governo. “Tre mesi fa era meglio”. Ma Banca Centrale non li ha chiesti e la responsabilità se l’è presa il Governo. “Abbiamo dato l’anima - aggiunge Fabio Berardi - in un anno di grandi emergenze: dall’Ocse al Moneyval. Banca Centrale c’era anche prima - polemizza - e ci siamo trovati tagliati fuori da tutto”.
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