E' scontro sul piano di stabilità. Trombone e Cda di Cassa saranno ascoltati in Commissione. Il 28 febbraio tocca al direttore BCSM
Piano di stabilità, questione American Express, Banca centrale, Cassa di Risparmio. Ma anche appuntamenti di primo piano. Il Presidente della Commissione Finanze Tony Margiotta annuncia, per il 28 febbraio, l'audizione del Direttore di Banca Centrale Roberto Moretti. Alessandro Mancini e Roberto Ciavatta ricordano un'altra audizione attesa dai commissari, quella con il Cda di Cassa di Risparmio, auspicando anche la presenza di Domenico Trombone, presidente di Sccd, società recupero crediti di Delta e il Segretario alle finanze anticipa il proprio favore alla proposta. Rete fa sapere che “American Express non è l'unico attore a disdire i rapporti con San Marino. Ci risulta, dice Ciavatta, che lo abbia fatto anche la Kbc group, settimo istituto a livello europeo”. Teodoro Lonfernini boccia la trattativa di acquisizione delle quote Sums da parte dello Stato. La Sums ha accettato, dice, “con una pistola puntata alla testa”. Tutta la minoranza critica la scelta di non coinvolgere l'opposizione sul piano di stabilità nazionale. Iro Belluzzi è scettico sulla volontà del governo di affidare il “progetto Paese” a consulenti: siamo in mezzo a un guado, dice, prima che si concretizzino soluzioni, il tempo passa e le difficoltà aumentano”. Dalla maggioranza Stefano Palmieri smentisce la forzatura su Sums descritta da Lonfernini, mentre Nicola Selva difende la scelta di avvalersi di consulenti per la definizione del Piano di stabilità. “Quando sono necessari progetti di strategia di carattere tecnico in ambiti dove servono competenze di alto livello, spiega, i governi hanno la facoltà di avvalersi di competenze appropriate e quindi consulenze”. Respinto l'ordine del giorno dell'opposizione che chiedeva di “istituire un confronto permanente in Commissione Finanze fino alla definizione del piano di stabilità nazionale, svolgendo audizioni con le categorie economiche”. Ancora una volta, è il commento affidato a una nota, la maggioranza che non perde occasione per parlare di confronto, alla prova dei fatti puntualmente si sottrae. Spiace dover constatare, si legge, che proprio la richiesta di audizione delle categorie economiche è stato l'elemento principale per cui la maggioranza ha deciso di non accettare. La maggioranza ribadisce la massima apertura al confronto ma, puntualizza, avendo ben chiaro che questo è il momento della responsabilità verso il Paese. “La facile demagogia, il perseguimento delle sole polemiche politiche, il rinviare le scelte – scrive – non sono atteggiamenti accettabili per chi vuole impegnarsi per costruire il futuro”. Il Segretario per le Finanze anticipa che il govero sta definendo in queste ore il partner internazionale con cui procedere all'elaborazione del piano, assicurando che a metà marzo si avranno le “linee di indirizzo” e da quel momento potrà partire “un coinvolgimento permanente della commissione Finanze”. Sulla vicenda American Express Celli conferma che Banca centrale si è già attivata con la società. Tutti d'accordo, invece, sull'ordine del giorno presentato da Rete-Mdsi che impegna il governo “a fornire semestralmente ai membri della Commissione i dati relativi al sistema finanziario ad eccezione di quelli sul credito di imposta che verranno discussi annualmente”.
Sonia Tura
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