Scontro sul "brindisi" e riflettori sulla campagna vaccinale
Mea culpa di Ciavatta e maggioranza: "Situazione inopportuna ma no a strumentalizzazioni". Opposizioni all'attacco: "Non si poteva fare. Scuse tardive".
In Comma Comunicazioni della Commissione Sanità tengono banco, come era logico, i “fatti di via Giacomini”. Ad aprire i lavori l'intervento, non previsto, del Segretario per la Sanità. Roberto Ciavatta riferisce sul famigerato “brindisi”, a cui ha partecipato per pochi minuti, come da lui stesso ammesso alla nostra emittente. Ricostruisce la vicenda, supportato dalle informative delle forze dell'ordine. Prima delle 18 non sono state riscontrate infrazioni mentre da un successivo controllo, alle 20, sarebbero state invece elevate sanzioni.
“Una situazione sicuramente inopportuna e che era meglio non si verificasse”, dice, ricordando le scuse di chi si è intrattenuto oltre l'orario consentito. Spiegazioni che non soddisfano però l'opposizione, che torna all'attacco: “non era solo inopportuno, non si poteva fare secondo le norme che voi avete scritto”, accusa Guerrino Zanotti. “Scuse tardive, in altri paesi ci sarebbero state dimissioni”, afferma Miriam Farinelli, che rimarca il peso della protesta dei cittadini, andata in scena ieri sera: “Non ho mai visto – dice - un'iniziativa del genere negli ultimi 40 anni”. C'è anche chi, come Vladimiro Selva e Marica Montemaggi, mette in relazione il nuovo decreto con l'episodio del 1° aprile: “imprudente – avvertono - prevedere riaperture alla luce dei dati attuali”.
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La maggioranza disapprova quel brindisi ma non ha dubbi: l'opposizione sta strumentalizzando. “La politica non ha dato una buona rappresentazione di sé - riconosce Emanuele Santi - ma invitiamo a ricondurlo a quello che è”. Punta quindi i riflettori sui risultati della campagna vaccinale, comunicati poco prima dallo stesso Segretario alla Sanità: la copertura è di circa il 38% della popolazione. Obiettivo: somministrare a tutti la prima dose entro fine aprile. “Capisco il desiderio di cavalcare la stanchezza dei cittadini - manda a dire Maria Luisa Berti - ma mi auguro ci sia la capacità di guardare avanti”. Francesca Civerchia si rammarica che un episodio possa gettar via con un colpo di spugna quanto fatto finora. No a strumentalizzazioni anche dal Segretario al Territorio Stefano Canti, che invita a non esasperare il clima.
Libera presenta poi un ordine del giorno sui premi di risultato al Comitato Esecutivo Iss. “Non sono 15-20 mila euro complessivi che cambiano le condizioni di un ospedale che tra previdenza e sanità spende più di 1 mln di euro al giorno”, risponde Ciavatta. “La sanità costa, e una cattiva sanità molto di più”.
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