La nuova struttura della Banca Centrale è online ed è aggiornata al 15 luglio, giorno in cui la Commissione esteri ha respinto la domanda di residenza ai due nuovi dirigenti. Nell'organizzazione interna nasce l'area governance e controllo, mentre al vice direttore generale fanno capo la tesoreria, l'esattoria, il sistema dei pagamenti e la finanza. Questo mentre si danno per certe le dimissioni di Patrizio Cherubini, figura chiave della Banca Centrale, a capo degli ispettori e - dopo le dimissioni di Vivoli - responsabile della vigilanza. “No comment”, ci ha risposto Cherubini, alla richiesta di una conferma. In realtà proprio lui avrebbe chiesto da tempo di lasciare questo ruolo concordandolo con l'organizzazione. Insomma un percorso di uscita dalla vigilanza, pianificato dallo stesso Cherubini. Sul fronte politico la battaglia resta aperta ed è tutta nella maggioranza. Così, mentre il segretario della dc fa sapere al psd che “nessuno ha carta bianca, neppure la Segreteria alle finanze”, dopo che il psd aveva difeso Capicchioni ribadendo la necessità di “liberare i bilanci delle banche dalla massa tumorale” dei crediti NPL, a fare notizia è il silenzio di Alleanza Popolare. Dopo giorni di confronto parlamentare in cui i due alleati non sono stati d'accordo su nulla, Ap continua a tacere. Parla invece Upr definendo “stupido continuare con il tiro al piccione sui vertici di Banca Centrale a pochi mesi dalla nomina della nuova governance”, perchè dalle scelte di via del Voltone dipende il futuro e la stabilità del settore finanziario. Nella minoranza invece lo scontro è tutto tra Rete e Sinistra Unita. Veniamo accusati di voler rimanere all'opposizione e di avvantaggiare la Dc togliendo voti a Su, ricorda Elena Tonnini. I voti non sono di qualcuno, commenta, e alle prossime elezioni ci saranno tre coalizioni. Rete andrà al ballottaggio per sconfiggere sia la dc, che il psd, ap e i suoi accoliti. Con noi o contro di noi è una prerogativa di Rete da quando è nata, replica a stretto giro di posta Sinistra Unita. Noi facciamo politica per il Paese e dispiacciono attacchi il cui unico fine è squallido come la politica che tanto si critica.
Sonia Tura
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