Scudo e rilancio economico sul tavolo del Congresso
I primi dati sull’effetto dello scudo fiscale finiscono sul tavolo del Congresso di Stato, ma “il Governo non anticipa i numeri in questa fase preliminare”. L’unico riferimento è che non si tratta di un volume particolarmente ingente. Domani si riunirà il comitato per il credito e risparmio che sarà in grado di fare valutazioni più approfondite con gli addetti ai lavori. Intanto San Marino guarda avanti. Perché “bisogna sapere partire dai cambiamenti” dice il segretario all’Industria. E i cambiamenti per il nostro sistema economico significano regole internazionali e stretta del G20 sui paradisi fiscali. La Segreteria alle Finanze ha presentato due progetti di legge: uno sull’istituto dell’affidamento fiduciario e uno sul Trust. Mercoledì inizierà il confronto con associazioni bancarie e categorie economiche, poi i partiti, per approdare presto in Consiglio. “Nel 2004 era stata approvata una normativa in questo senso, ma oggi - dice Gabriele Gatti – è già vecchia, per cui l’abbiamo rivisitata completamente per renderla uno strumento più moderno e di caratura internazionale”. Lo sviluppo economico di San Marino passa anche dal superamento dei confini fisici per entrare a pieno titolo e con le carte in regola nella finanza internazionale. “Dobbiamo essere più all’avanguardia per essere più attrattivi” – ribadisce Marco Arzilli. Il responsabile all’Industria ricorda poi una scadenza importante per il rilancio del sistema. Alla fine dell’anno scade il ricorso al credito agevolato straordinario alle imprese: finora in 8 ne hanno fatto richiesta. Ci sono a disposizione 5 milioni di euro "e soprattutto - ricorda Arzilli - è aperto a tutti i settori, non solo industria, ma servizi: commercio, artigianato. Cioè tutti coloro che, nonostante la crisi, vogliano investire, acquisire nuove fasce di mercato, riqualificarsi".
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