La scuola e la formazione di Alessandra Mularoni
“Per costruire un solido futuro, è fondamentale per San Marino puntare sulle risorse umane e sulla formazione della classe dirigente che dovrà traghettare il paese fuori da questa crisi morale, sociale ed economica. Perciò, é urgente e indispensabile investire nel sistema formativo risorse tali da farlo diventare uno dei motori trainanti dello sviluppo e della riscoperta di valori quali l’onestà, la responsabilità, il sacrificio, la trasparenza in poche parole “la sammarinesità”. Si dovrà puntare sulla formazione scientifica e post-universitaria all’estero, prevedendo la creazione di borse di studio, sull’organizzazione di stages e periodi di formazione, anche presso aziende ad alto contenuto di innovazione tecnologica, potenziando azioni di carattere orientativo e di formazione permanente.
Occorrerà inoltre ristrutturare il sistema di formazione professionale attraverso una riforma del percorso di base e attraverso la creazione di approcci integrati con i settori della scuola e dell’impresa.
Ma la sfida più importante che attende il mondo della scuola, a mio parere, è quella di formare cittadini in grado di esprimersi correntemente in più lingue. Il bilinguismo è un obiettivo estremamente qualificante e importante per l’apertura della nostra comunità al “Villaggio Globale” e per garantire alle nostre imprese di affermarsi su nuovi mercati, per consentire al nostro Stato di relazionarsi, nei vari ambiti, in posizione di parità rispetto agli altri paesi e agli organismi internazionali di cui fa parte. La conoscenza e la padronanza delle lingue straniere, specie della lingua inglese, come seconda lingua di servizio, costituiscono la garanzia, per i nostri cittadini e quindi dell’intera comunità, del possesso di uno strumento di comunicazione ormai imprescindibile nei diversi ambiti della società contemporanea.
Come a tuo parere andrebbe riorganizzata la scuola?
La scuola va riorganizzata prevedendo, nello specifico: la selezione e il reclutamento del personale dirigente, docente e ausiliario secondo criteri di merito rigorosi e oggettivi, lo sviluppo di tirocini formativi attivi (TFA), concordati con l’Italia e attivati presso il Dipartimento della Formazione dell’Università che potrebbero essere aperti anche a non sammarinesi, in modo da garantire la copertura parziale dei costi, l’adozione di progetti di insegnamento di discipline scolastiche in una lingua comunitaria, per lo sviluppo di competenze plurilinguististiche (CLIL), l’organizzazione di scambi culturali e formativi sul modello Intercultura ONLUS, tramite l’individuazione di partners qualificati, sia per gli alunni che per i docenti, sviluppare accordi internazionali tesi a garantire agli studenti sammarinesi la partecipazione ai progetti COMENIUS ERASMUS e SOCRATES. Si potrebbe puntare sull’attuazione di progetti formativi di eccellenza dedicati a studenti che ottengono risultati di rilievo (progetto Sportello Eccellenza-SE), sul monitoraggio e la valutazione continua di tutto il sistema di istruzione e formazione secondo standard europei.
E per la Scuola Secondaria Superiore?
Con particolare riguardo alla Scuola Secondaria Superiore, dove insegno Diritto ed Economia, risulta non più rinviabile la revisione dei piani di studio dei vari indirizzi liceali per adeguarli ai cambiamenti della scuola italiana post-Gelmini e alla normativa europea, la riorganizzazione di percorsi mirati all’integrazione degli alunni con disabilità, disturbi di apprendimento e grave svantaggio sociale, lo sviluppo di competenze tecnologiche e informatiche di alunni e docenti, attraverso la dotazione degli apparati strumentali necessari (lavagne interattive multimediali, laboratori di chimica e fisica con attrezzature all’avanguardia). Sarebbe opportuno sviluppare esperienze interdisciplinari e di collegamento scuola-impresa e più in generale scuola – mondo del lavoro per tutti gli indirizzi liceali della Scuola Secondaria.
Lo Stato dovrà assolutamente realizzare nei prossimi anni il Polo Scolastico di Fonte dell’Ovo (Scuole Medie e Scuola Secondaria Superiore). Solo con una struttura adeguata ai tempi sarà possibile fare della Scuola Secondaria sammarinese una risorsa in grado di offrire servizi formativi di eccellenza. I contenuti e la didattica di buon livello, come di fatto attestato dagli esiti positivi riscontrati dai nostri studenti che si inseriscono nel mondo del lavoro e/o nel percorso universitario, devono essere ulteriormente potenziati attraverso la fruizione di spazi e infrastrutture tecnologiche adeguati. A questo punto l’offerta formativa ed educativa della nostra scuola superiore potrebbe essere proposta anche all’utenza del circondario, penso ai comuni di Novafeltria e Verrucchio, a quelli di Montegrimano e Montelicciano, ad Ospedaletto e alla periferia riminese.
e per quanto riguarda l’Università quali sono le idee della Coalizione “San Marino Bene Comune”?
L’Università di San Marino è ormai una realtà consolidata, con importanti risultati nell’ambito dei corsi di studio attivati e in termini di riconoscimento del suo operato all’interno del territorio e fuori San Marino. Tuttavia, a vent’anni dall’attivazione del primo dottorato, è necessaria una riflessione approfondita sul ruolo che essa deve assumere per lo sviluppo futuro di San Marino. Essa deve essere riconosciuta nella sua autonomia e identificata come la più alta istituzione culturale del territorio, come centro di ricerca e di intervento, in ambiti altamente qualificati. La tipologia della sua offerta formativa deve essere funzionale alle linee di sviluppo individuate per il Paese.
Nello specifico si devono prevedere:
a) contatti funzionali ed organici con la rete Universitaria Italiana ed Europea;
b) aggiornamento costante del riconoscimento dei titoli attraverso la negoziazione con gli organismi ministeriali italiani ed europei di competenza;
c) stipula di accordi con lo Stato italiano e con altri Stati affinché l’Università di San Marino possa liberamente usufruire di docenti provenienti da altre università;
d) incentivare la formazione accademica di professionalità sammarinesi, attivando percorsi di abilitazione alla docenza universitaria con pubblici concorsi riconosciuti anche dall’Italia e da altri Stati;
e) modifica della legge che regola l’assetto amministrativo ed organizzativo tenendo conto delle mutate esigenze dell’Ateneo;
f) organizzazione, tramite i Dipartimenti di pertinenza, di progetti di sviluppo funzionali anche ad altri settori dello Stato;
g) promozione di esperienze post-laurea di formazione dei giovani sammarinesi all’estero.
all’Università e al suo potenziamento si collega il Parco Scientifico Tecnologico…
Il Parco ha l’obiettivo di facilitare l’innovazione e sviluppare strumenti essenziali per il territorio – laboratori scientifico-tecnologici di eccellenza, laboratori misti Università/Impresa e spin-off, ossia la nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. E’ quindi strumento di eccellenza per aiutare le imprese esistenti a innovarsi, per attrarre imprese che vengono a fare ricerca, per dare vita a nuove imprese, oltre a costituire un impulso decisivo per l’ulteriore sviluppo della nostra Università, accrescendone ruolo e importanza.
La Coalizione, con riferimento al PST, si pone i seguenti obiettivi: la costituzione dell’Ente Gestore del PST, la definizione delle agevolazioni per le aziende e i ricercatori che faranno parte del Parco con particolare attenzione alle aziende che decideranno di aprire una sede operativa a San Marino e agli spin-off. Si dovrà rivedere appositamente la normativa fiscale, quella relativa alle residenze/permessi di soggiorno e il necessario coordinamento della normativa in materia di lavoro. In attesa della realizzazione delle infrastrutture, andranno avviati dei servizi a sostegno dell’innovazione che non necessitano di una struttura fisica di riferimento.
Un ultima riflessione sul settore Cultura…
tutto quello che ho sintetizzato fino a questo momento è propedeutico ad un salto di qualità che San Marino dovrà fare anche in questo ambito. L’inserimento del Monte Titano/Centro Storico di San Marino e Borgo Maggiore nell’elenco Unesco dei siti patrimonio mondiale dell’umanità, richiede a tutti gli organismi pubblici e agli operatori del settore turistico/ricreativo e culturale in generale, nell’ambito delle proprie competenze, di concorrere all’attuazione di un piano di interventi mirati alla sempre più attenta valorizzazione, promozione, tutela, manutenzione, gestione e amministrazione dell’area interessata.
La politica culturale dovrà puntare con forza sulla promozione e la valorizzazione delle istituzioni e agenzie culturali del Paese e, consapevole delle proprie risorse e dimensioni, misurarsi con i grandi circuiti culturali internazionali.
L’investimento in ambito culturale va inquadrato in un’ottica di continuità e di sviluppo complessivo, che miri ad innalzare la qualità della cultura del Paese e dei singoli cittadini. Nell’ambito delle attività e iniziative appare opportuno, in coerenza con i valori professati dalla nostra Repubblica, promuovere temi come la pace, la libertà, la democrazia, la solidarietà, le civiltà, i popoli e svilupparne di nuove che riguardino l’energia, la scienza e l’innovazione. Tali iniziative vanno abbinate alla ricerca, agli incontri internazionali, al turismo. La sinergia tra Turismo e Cultura rappresenta infatti un motore di crescita e sviluppo per l’intero Paese
Accanto alla riqualificazione degli Istituti del settore pubblico, e tra questi anche l’Istituto Musicale, si devono riservare ambiti all’iniziativa dei privati, prevedendo lo sviluppo, la diversificazione della sua offerta culturale e forme di defiscalizzazione per chi investe in progetti culturali.
Sarà necessaria l’introduzione di una più moderna normativa nel campo della gestione e tutela dei Beni Culturali che preveda descrizione, catalogazione e modalità di salvaguardia del patrimonio artistico collettivo. Si dovrà dare impulso allo sviluppo del sistema museale sammarinese, per favorire la creazione di un polo di attrazione a livello internazionale (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, il ripristino dei Musei Garibaldini e Filatelico-numismatico). Occorrerà puntare sulla valorizzazione del patrimonio archeologico (sito della Tanaccia, villa romana in località Paradiso, fornaci rimane a Maiano), favorendo studi specifici sui siti sammarinesi e predisponendo adeguati percorsi di visita. Anche il servizio bibliotecario dovrà essere potenziato tramite le opportunità offerte dalla Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, valorizzando i servizi sul territorio e adeguando le strutture.
Alcune Fondazioni bancarie si sono gia attivate, in collegamento con le autorità e istituzioni competenti per il recupero e l’organizzazione degli archivi di interesse pubblico e privato. Alcune associazioni stanno investendo sullo sviluppo del settore teatrale e musicale.
Occorrerà inoltre mettere mano alla riorganizzazione dei centri sociali anche attraverso l’integrazione con gli altri Istituti culturali e alla regolamentazione dell’editoria e dell’informazione, creando un albo dei giornalisti pubblicisti e professionisti.
Le sfide che ci attendono, dopo l’11 di Novembre saranno importanti, spero che i cittadini diano un segnale chiaro di cambiamento, votando la coalizione “San Marino Bene Comune”.
Comunicato stampa