Ha avuto una eco globale, il sequestro del Falcon 900, utilizzato da Nicolas Maduro; esempio clamoroso di come siano ormai ai minimi termini le relazioni tra Washington e Caracas. Notizia glocal per eccellenza, quella di lunedì; essendo spuntato anche il nome del Titano. Il velivolo pare infatti fosse registrato a San Marino. Da qui la volontà di RETE di depositare a breve un'interpellanza. L'annuncio, ieri, nel Question Time di Palazzo Pubblico. Matteo Zeppa ha chiesto al Segretario agli Esteri se vi sia attenzione, in seno all'Esecutivo, riguardo a simili questioni.
Sono già in corso accertamenti, ha rivelato Beccari – premettendo di avere appreso della notizia dai media -. Probabilmente si è discusso della cosa nella seduta odierna del Congresso. Fissato da tempo, invece, l'incontro di oggi con la Console americana. “Avremo modo di farci raccontare anche da loro – ha detto il Segretario – come stanno le cose”. “L'aereo – ha precisato - è intestato ad una compagnia che non ha legami evidenti con il Venezuela; che peraltro è sotto embargo dagli Stati Uniti, ma non è sotto embargo in assoluto dagli altri Paesi europei”. Beccari ha ricordato inoltre come “nella business dell'aviation” gli aerei molto spesso siano charter, e vengano dunque affittati. “Quindi il registro, la bandiera, non è responsabile dell'uso che viene fatto dell'aereo”. Il Segretario di Stato non vede, insomma, “zone d'ombra evidenti”; ma piuttosto la necessità di mantenere sempre una efficace “rete di cooperazione con gli altri Stati”.
I media internazionali peraltro hanno reso noto oggi come sia tenuto sotto stretta sorveglianza, nella Repubblica Dominicana, anche un secondo aereo utilizzato dal Presidente venezuelano. In questo caso non si parla tuttavia di una registrazione a San Marino; e non è neppure noto se sia stato richiesto il suo sequestro da parte delle autorità statunitensi.
Nel servizio stralci delle dichiarazioni del Segretario di Stato Luca Beccari nel corso dell'ultima puntata di Palazzo Pubblico