Seconda giornata di lavori per il Consiglio Grande e Generale che, questa mattina, ha approvato con 27 voti a favore, 21 contrari e un astenuto, la disciplina delle licenze per le attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali. Confermati dunque i fronti contrapposti che si erano già registrati durante il confronto in Commissione. Un articolo è passato con un solo voto di scarto. La maggioranza, ironizzano i DdC, si è salvata per il rotto della cuffia. Il Patto per San Marino Air Lines, scrivono, ha chiesto l’intervento di hostess e stewards esperti per riportare la calma tra i passeggeri ballerini, con tanto di marcatura a uomo per stanare i franchi tiratori. Adesso l’Aula sta analizzando il testo unico sul commercio e le norme di sviluppo della rete distributiva sammarinese. In questo caso invece la legge venne licenziata dalla Commissione, con un'ampia maggioranza. Le critiche dell’opposizione, in questo caso, sono indirizzate al Comitato che sceglie i progetti. "Non ci sono esperti, ma tre segretari di Stato", dice la minoranza. Si lascia spazio alla discrezionalità politica. Paride Andreoli del Psrs ha polemizzato direttamente con il relatore della legge. L’unione commercianti, di cui Marco Arzilli era presidente, ha fatto perdere 8 anni al Paese bloccando e rifiutando il superamento del vincolo del 51%. Oggi questa scelta è una necessità e non una volontà, considerando la crisi che attraversa il Paese. Se volete fare questa scelta dal 2001, gli ha risposto Stefano Palmieri di Ap perché non siete andati avanti? Questa maggioranza lo ha fatto e non ha optato per una apertura al buio ma per progetti seri. "Alla legge - sottolinea il segretario al Turismo - affianchiamo l’abbassamento di 2 punti della monofase che darà un impulso straordinario al settore e Città può diventare il centro commerciale all’aperto più bello del mondo".
Sonia Tura
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