Seduta finale al Senato sulla manovra dopo la fiducia posta dal governo
Fiducia che non sarà votata dall’Italia dei valori, che critica quello che chiama il “governo dei banchieri”. Il 17 novembre il partito di Di Pietro aveva votato la fiducia. Ora invece i no saranno 37, compresi quelli della Lega, che ieri ha dato battaglia, anche facendo baccano, quando il governo ha chiesto la fiducia. La replica del premier è iniziata alle 12.30, ha detto che lo slogan “pagano i soliti noti” è rituale e ripetitivo, e che per superare la crisi è essenziale la credibilità del sistema Paese, ed è essenziale che la nostra economia torni a crescere. Gli italiani mostrino fiducia, ha aggiunto, e comprino i nostri titoli di Stato.
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