CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Seduta sospesa, tentativo di mediazione sugli emendamenti tra maggioranza e opposizione

64 quelli depositati, di cui 45 dai partiti di minoranza. Narrazioni contrastanti sullo stato dell'economia e delle casse pubbliche

Seduta sospesa, tentativo di mediazione sugli emendamenti tra maggioranza e opposizione.

La seduta del Consiglio Grande e Generale, ripresa questa mattina alle 9:30 circa, è stata sospesa poco prima delle 11 – su decisione dell'Ufficio di Presidenza – per consentire ai gruppi consiliari di trovare un accordo utile a sfoltire gli emendamenti alla Variazione di Bilancio. 64 quelli complessivamente presentati, di cui 19 dal Governo e 45 dai partiti di minoranza. I lavori riprenderanno alle 15. In mattinata, intanto, la conclusione del dibattito generale. Consiglieri di RF e Rete, per l'opposizione, hanno ribadito critiche, in particolare, per la mancanza di strategia sulla riduzione del debito pubblico, per le modalità con cui si aumentano da 8 a 11 i dipartimenti e anche per l'assenza di interventi necessari all'implementazione dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea.

Il Segretario alle Finanze Marco Gatti ha fatto notare che le uscite sono aumentate ma – sostanzialmente - meno dell'inflazione e tra i dati positivi ha rimarcato i circa 140 milioni di liquidità disponibili nella casse pubbliche: molti di più rispetto al passato. Ha espresso inoltre fiducia su un buon giudizio da parte del Fondo Monetario, in vista della missione annuale attesa la prossima settimana. Rispondendo alle opposizioni ha riferito che l'innalzamento da 12 a 22 milioni di euro, per il credito agevolato alle imprese, dipende dalle domande – segnalate dagli uffici - presentate da sei soggetti, ma tra questi non c'è l'Alluminio Sammarinese.

“Oggi il paese è apprezzato – ha dichiarato - e questo vuol dire che il bilancio ha un suo equilibrio e l’economia sta andando bene”. Critiche agli emendamenti dell'opposizione che, a suo dire, aumentano i costi e diminuiscono le entrate mentre quelli del Governo sono focalizzati su debito e settore finanziario. Una narrazione in netto contrasto con quella dei partiti di minoranza secondo i quali la situazione non è affatto idilliaca e manca un piano di sviluppo per il paese anche di fronte al rallentamento congiunturale a livello europeo del settore manifatturiero che rappresenta la voce principale per l'economia della Repubblica.

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