Il Segretario alla giustizia Ivan Foschi al vertice antimafia di Firenze

Il Segretario alla giustizia Ivan Foschi al vertice antimafia di Firenze.
E’ il decimo vertice organizzato dalla fondazione Antonino Caponnetto per fare i conti con quella che resta la prima azienda italiana, la Mafia. Se l’”Onorata società” avesse un bilancio, le sue entrate sarebbero racket, usura, contraffazione, abusivismo, appalti, droga, furti, scommesse. Totale: 90 miliardi di euro, quasi due volte il fatturato della Fiat, pari a cinque manovre finanziarie. È la stima del rapporto di Confesercenti che fotografa la “Mafia spa”: nel suo ipotetico consiglio di amministrazione siedono i rappresentati di camorra, ndrangheta, sacra corona unita e mafia. Un sistema economico e sociale capace di generare il 7% del valore della produzione nazionale. Quanto si paga di pizzo? Al centro di Palermo le tariffe in media più alte: da 750 a mille euro mensili. A Napoli invece si parte da 500 euro fino a mille ogni mese. Un’estorsione che colpisce venti commercianti su cento in Italia e assicura alla malavita il controllo capillare delle attività economiche nel territorio. Dalla filiera alimentare al turismo, dai servizi alle imprese a quelli alla persona, dagli appalti alle forniture pubbliche, al settore immobiliare e finanziario, la presenza della criminalità organizzata si consolida in ogni attività economica. Non basta. La contraffazione rappresenta un giro di affari da 7 miliardi di euro e non è solo un problema dei vucumprà, ma una questione internazionale che investe la grande criminalità e la criminalità mafiosa.

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