Segretario Beccari ad Andorra: “Entrambi siamo nelle condizioni materiali per chiudere i negoziati entro l'anno”
Anche incontri istituzionali a largo spettro per il Segretario agli Esteri
Le due delegazioni a confronto, ma anche incontri istituzionali a largo spettro per il Segretario agli Esteri, Luca Beccari: a partire dal Primo Ministro Xavier Espot, poi la visita alla sede del Parlamento incontrando lo speaker e tutti i rappresentanti dei partiti politici. Colloqui anche con i Ministri di Esteri e Finanze. Accompagnato dall'Ambasciatore di San Marino ad Andorra, Luca Brandi e dal Capo Missione di San Marino presso l'UE, Antonella Benedettini, si entra poi nel vivo dell'accordo: si guarda ai tempi, ai punti ancora aperti.
“Forse la posizione di San Marino in questo momento è un pochino più avanzata – dice Beccari - guardando al numero degli allegati. Vero è che anche per Andorra le questioni aperte, seppure magari sono sulla carta un po' più numerose, non sono questioni bloccati, sono questioni che si possono risolvere molto velocemente. Quindi, direi che entrambi i Paesi sono nella materiale condizioni di arrivare alla conclusione del negoziato entro la fine dell'anno.
Ovviamente, ci sono alcune variabili, che dipendono dal fatto che il protocollo sui servizi finanziari, che finora abbiamo negoziato, sul quale abbiamo una condivisione piena, come posizione negoziale, quindi abbiamo la stessa linea... che non cambi, che non ci siano sorprese su altri punti sensibili, come lo stabilimento, come magari i lavoratori.
Credo però che emerga molto la differenza fra le nostre economie – prosegue Beccari - la nostra, essendo economia diversificata ed essendo l’accordo così grande, così vasto, è forse più facile trovare settori che trovano benefici dall'accordo. Perché un po' tutti i settori poi alla fine hanno opzioni in più con l’accordo. Nel caso di Andorra invece dove magari l'economia è meno diversificata e tutto si concentra su pochi settori forse è un pochino più difficile trovare pari condivisione di obiettivi perché è un economia a meno diversificate più concentrata - per esempio sul settore turistico, sul industria del tabacco – e rende le cose forse un po' più complicate”.
[Banner_Google_ADS]