Il segretario Francini interviene sulla riforma del Congresso
Separazione e riequilibrio dei poteri. Questi gli obiettivi della riforma del Congresso di Stato, tra le più attese delle riforme istituzionali, e che sarà all’attenzione del consiglio Grande e Generale già dalla prossima sessione. A spiegarlo è il segretario di stato per gli affari interni Loris Francini: “E’ necessario arrivare ad un riequilibrio dei poteri dello stato – spiega – attraverso la riforma del Congresso di stato, in primis, per poi attuare come ricaduta, una serie di interventi anche su altri organi istituzionali”. Francini pone poi l’accento sulla necessità di separare i poteri: “Il Congresso attualmente ha un eccesso di potere – prosegue - mentre mancano organismi con funzione di controllo. Ha poi competenze amministrative anche non rilevanti: queste dovrebbero essere delegate – aggiunge – per arrivare alla tanto invocata autonomia della PA.”. Un ultimo accenno al concetto di collegialità: “bisogna chiarire se significhi indivisibilità della titolarità del potere o dell’esercizio di questo. E’ necessario – conclude il segretario Francini – porre limiti al potere collegiale come anche alla responsabilità individuale”.
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