Segretario Mularoni a Brighton: in discussione la riforma della Corte Europea dei diritti dell'Uomo
“Brutalità ed oppressione non appartengono solo al passato e le libertà fondamentali dell'uomo restano una questione aperta a livello mondiale, come dimostrano i recenti eventi in Libia e Siria”. Il ministro della giustizia britannico, Kenneth Clarke, attuale presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, lo ha ricordato aprendo il vertice di Brighton, a cui partecipano i ministri e gli alti rappresentanti dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa. Lo scopo del vertice è quello di trovare un accordo su un pacchetto di misure per garantire futuro ed efficacia alla Corte e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Troppi i ricorsi ai giudici europei chiamati a rispondere alle richieste di 800 milioni di persone. Oggi alla corte sono pendenti oltre 150.000 casi, con un ritardo medio di 5 anni. Clarcke sollecita gli stati membri a fare la propria parte, ad introdurre istituzioni nazionali per la difesa dei diritti dell'uomo. Il vertice si chiuderà con il voto unanime al documento finale e già questa è una conquista. Il segno della sensibilità, dell'impegno e della volontà di raccogliere la sfida. Nel video l'intervista al Segretario Antonella Mularoni.
Sergio Barducci
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