L’ultimo è stato adottato nel 2002. Da anni si attende invano la firma di un documento politico organico, per individuare le tre dimensioni dell’attività dell’organizzazione: quella politico-militare, quella umana e quella economico-ambientale; anche questa volta, tuttavia, il consenso – tra i 56 Paesi che fanno parte dell’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa – non sembra essere stato raggiunto. Si è discusso, nella due giorni ad Atene, della dichiarazione relativa al cosiddetto “Processo di Corfù”, varato durante l’ultima conferenza ministeriale nell’isola greca. Cresce invece l’appoggio alla proposta, della futura presidenza Kazakha, per un vertice sulla sicurezza paneuropea nel 2010. Favorevoli – tra gli altri – Italia, Spagna, Francia e Russia. Contrari gli Stati Uniti, secondo i quali un vertice non avrebbe senso se prima non ci saranno “progressi concreti” su questioni importanti. Presente ai lavori il Segretario di Stato Mularoni, che ieri ha partecipato al dibattito con un intervento ad ampio raggio sulle attività Osce.
Gianmarco Morosini
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