La Segreteria alle Finanze rassicura sui pagamenti nella PA
Temevano di dover aspettare il 27 novembre per percepire lo stipendio di ottobre e di qualche giorno di settembre. Dover aspettare quella data senza un’entrata economica, per molti degli 80 bidelli-cuochi precari, sarebbe stato difficile in tempi in cui si fa già fatica ad arrivare a fine mese. Ci sono da pagare le bollette, le rette per la refezione scolastica, il mutuo o l’affitto: costi fissi imprescindibili. Di qui la rabbia che ha scatenato la presa di posizione pubblica. Ma ora si apre uno spiraglio. Segreteria di Stato alle Finanze e Ufficio Generale Contabile si stanno adoperando per pagare gli stipendi “mancanti”, il 10 novembre e non il 27 come inizialmente prospettato. La soluzione delineata è dunque accolta con favore, ma resta il disagio per ciò che è accaduto. Il ritardo è tuttavia da attribuirsi a circostanze di tipo tecnico e pratico, nell’iter burocratico per l’autorizzazione dei pagamenti e lo slittamento di una mensilità – afferma la segreteria di Stato alle Finanze - è fisiologicamente ricorrente nella Pubblica Amministrazione quando l’inizio dell’incarico avviene, come in questo caso, a fine mese. I precari che abbiamo intervistato affermano però che da cinque anni cominciano a lavorare a fine settembre e in passato hanno sempre percepito le paghe regolarmente. La Segreteria alle Finanze precisa che quanto accaduto nulla ha a che vedere con problemi di bilancio. “Lo stato della liquidità della Pubblica Amministrazione e degli enti del settore pubblico allargato – riferisce una nota ufficiale – è tale da non compromettere in alcun modo la capacità di fare fronte al pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti, né per questo mese né per i mesi a venire”. In ottobre 2850 i cedolini paga regolarmente liquidati, per un importo complessivo di 8.200.000 euro. Nel video le interviste a Mauro De Pasquale e Patrizia Scaramucci (Precari PA)
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