La segreteria del Partito dei Socialisti e dei Democratici si confronta sugli ultimi avvenimenti: riforme e soprattutto cene clandestine. Nessuna intenzione di fare processi, dai vertici del partito, nessuna volontà persecutoria: presidente e segretario hanno chiesto di chiarire quanto successo e verificare la linea politica uscita dal congresso di unificazione. Antonio Volpinari e Maurizio Rattini hanno spiegato le proprie ragioni, spiegando la loro presenza alla cena insieme ad altri esponenti politici come un momento di confronto e di verifica sulle riforme che sono in corso, per valutare le perplessità che ci sono all’interno dei partiti di opposizione. Non sono mancate voci di critica nei loro confronti all’interno della segreteria. Ma il richiamo dei vertici Psd ha toccato anche coloro che esprimono le proprie posizioni utilizzando i mezzi di comunicazione, senza concordarle negli organismi. Un aut aut generale, con preciso riferimento a quanto scritto nello statuto: il richiamo, cioe’, al rispetto della linea politica dei socialisti e democratici e come il dissenso debba essere espresso all’interno, non all’esterno del Psd. 'C’e’ bisogno di compatezza nell’ attuale fase politica' - conclude la segreteria. Davanti a sé il percorso non facile delle riforme e la necessità di sciogliere con l’alleato di governo i nodi sulla modifica delle istituzioni.
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