Semaforo verde per l'ingresso del Kosovo nel Consiglio d'Europa
Il resoconto della sessione di primavera dell'APCE con i componenti della delegazione sammarinese Marco Nicolini e Marika Montemaggi
Agenda fitta quella della sessione plenaria di primavera dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Il capodelegazione sammarinese Marco Nicolini ha presieduto il dibattito sulla situazione in Ucraina: “L'Assemblea – dichiara Nicolini – vuole dare un sostegno all'Ucraina perché ci sono danni incommensurabili, oltre al pesante bilancio di vite umane perdute” Legata a doppio filo alla guerra in corso sul suolo europeo, la questione della libertà di espressione: “Molto sentito – osserva Marika Montemaggi – il tema del dissenso. La morte di Navalny è stata oggetto di grande dibattito in Europa”. “A suffragare questa tesi – aggiunge Nicolini – la presenza qui a Strasburgo della moglie di Kara-Murza: un dissidente, detenuto politico perché si è opposto a Putin. Un uomo di grande statura. Sua moglie, altrettanto”.
L'Assemblea ha espresso parere positivo per l'ingresso nel Consiglio d'Europa di un nuovo paese membro: “Abbiamo deliberato l'entrata del Kosovo nel Consiglio d'Europa. Una scelta osteggiata dai paesi balcanici, soprattutto dalla Serbia, ma – dice il capodelegazione APCE sammarinese - la storia dice che il Kosovo debba essere uno Stato e debba appartenere al Consiglio d'Europa”. Durante la sessione parlamentare, che prosegue fino a venerdì, anche un focus sulla crisi in medio oriente: “Alla luce dell'attacco iraniano e – dichiara Montemaggi – della possibile risposta israeliana , quello che il Consiglio d'Europa non deve perdere di vista è la tutela dei diritti umani”.
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