Sentenza Mediaset: sul Titano preoccupa eventuale caduta governo
Durerà o no il governo italiano dopo la conferma della Cassazione dei 4 anni di condanna per Silvio Berlusconi sulla frode dei diritti Mediaset? E' la domanda del giorno, senza ancora una risposta. Ieri, nel suo messaggio televisivo, l'ex premier ha mostrato le unghie, definendo “irresponsabile” parte della magistratura, annunciando il ritorno del movimento Forza Italia. “In cambio di 20 anni di impegno questo è il premio”, ha aggiunto amaro. Anche il Pdl è sul piede di guerra, nel pomeriggio nuova riunione dei gruppi. Al di là delle scelte politiche, la prosecuzione della carriera di senatore di Berlusconi è messa in discussione dalla recente legge Severino, il cui articolo 1 stabilisce che è incandidabile chi ha riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione. La possibilità che il governo cada preoccupa anche San Marino. “Le questioni di Berlusconi riguardano la realtà del governo italiano – premette Luigi Mazza, capogruppo DC – io auspico solo che l'esecutivo affronti tutte le questioni aperte, nel più breve tempo possibile, compresa naturalmente anche la nostra uscita dalla black list del Ministero delle Finanze, la definitiva normalizzazione dei rapporti tra noi e l'Italia avrebbe ricadute benefiche anche per loro, perché ripartirebbe la cooperazione, economica ed occupazionale”. Stesse preoccupazioni per Simone Celli, segretario Partito Socialista: “Spero che questo evento non vada ad inficiare l'iter istituzionale – dice – le nostre uniche preoccupazioni sono solo per le possibili ricadute sulla mancata uscita dalla black list”.