Sentenza dei Saggi: il primo commento è del legale dei ricorrenti
I Saggi, infatti, non hanno accolto né quello relativo alla possibilità che una società di diritto privato possa acquisire il 49 per cento nella gestione delle sale da gioco, né quello sulla proroga di tre mesi concessa alla Giochi San Marino.
ll legale dei ricorrenti, in particolare, fa riferimento alla prima sentenza, sulla partecipazione di privati nella gestione: “la legge sulle società precisa che anche le società in cui partecipano lo stato e gli enti pubblici sono società di diritti privato”.
Per il legale rappresentante dei consiglieri di opposizione la violazione dell’impegno referendario avviene con il decreto delegato perché in questo - per la prima volta - si parla di privati nella società di diritto privato, “e noi diciamo – prosegue Luigi Mazza - che il decreto avrebbe dovuto fissare che nella società di diritto privato non dovessero esserci privati. Secondo volontà popolare. Di questo ragionamento nulla traspare nella sentenza”, dice Mazza.
Secondo rilievo mosso è che il collegio garante sostanzialmente dice che il nuovo assetto legislativo, con la maggioranza in mano all’ Eccellentissima Camera, costituisce un assetto di gestione completamente diverso da quello che c’era prima e quindi va incontro alla volontà del referendum. “Non era questo il motivo del nostro ricorso. Il referendum chiedeva che i privati non ci fossero, neppure in posizione minoritaria”, conclude Mazza.