Serata pubblica del Psd "San Marino al bivio. La politica di fronte alle gravi difficoltà del paese"

Eccolo il bivio: da una parte la lista nera di Tremonti, dall’altra lo scambio automatico di informazioni. In ogni caso, che sia voluta o subita, la strada intrapresa modificherà le relazioni internazionali e il sistema economico. Il Psd non fa sconti all’Esecutivo attribuendogli la responsabilità di aver lavorato solo su tavoli tecnici, attendendo di imboccare la strada della trasparenza solo dopo la prospettiva di finire in una nuova lista nera. Ripercorrendo l’ultimo anno e mezzo, ricorda di aver già da dicembre del 2009 indicato in Gabriele Gatti la spina nel fianco del Governo. Così come, all’indomani dell’insediamento del nuovo Esecutivo, aveva sollecitato un incontro politico con l’Italia. Il Psd dice basta alla politica di rincorsa alle richieste altrui. La Repubblica deve prendere l’iniziativa, proponendo il nuovo corollario della sua politica estera e relazioni economiche, anticipando quanto di fatto avverrà a livello internazionale. “Non dobbiamo subire imposizioni o recepire in ritardo le decisioni altrui - dichiara il Segretario Gerardo Giovagnoli - ma cogliere la sfida del cambiamento e gestirla”. Il Psd ha le idee chiare sulla politica estera. I pilastri ritenuti fondamentali per un nuovo corso sono: l’ampliamento degli orizzonti delle relazioni economiche; il raggiungimento di un accordo di associazione con l’Unione Europea che traghetti il paese verso l’adesione completa; la legittimazione internazionale di San Marino quale giurisdizione virtuosa, collaborativa e conveniente; la rinegoziazione anticipata dell’accordo Ecofin.

Monica Fabbri

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