Si è parlato di relazioni bilaterali nell’era dell’integrazione economica e della globalizzazione nell’incontro organizzato dall’Unione per la Repubblica. C’era tutta la San Marino che conta ad ascoltare il vice ministro degli esteri, ad eccezione del governo: forze politiche, economiche, finanziarie, sociali, semplici cittadini, lavoratori. Un opportunità di confronto messa in campo dall’Upr, che ribadisce con il suo presidente, Gian Marco Marcucci, la proposta di un governo di unità nazionale. Una ipotesi raccolta da Scotti: “uno stato è sempre più forte e autorevole, quando chi parla sa di avere dietro tutto un popolo”. Riferito non solo a San Marino ma anche all’Italia. Il sottosegretario agli Esteri parla dei cambiamenti che stanno condizionando tutti gli Stati. Si tratta di mutamenti repentini, che non hanno precedenti di riferimento, sia in campo economico che politico e sociale. “Solo chi saprà governare il cambiamento potrà vincere questa sfida”. Fa poi l’esempio di due economie emergenti: India e Sudafrica, fino a ieri in grave crisi ed ora in salita grazie alla forte determinazione. La serata si chiude con l’intervento degli imprenditori che ricordano a Scotti la parte sana dell’economia del Titano, e dei frontalieri: tartassati da doppia imposizione, mancanza di franchigia e spese produzione. Scotti conosce la situazione, ma non va oltre l'auspicio che “a breve si possa chiudere il contenzioso”.
gb
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