Dopo la caduta in Consiglio della maggioranza, c’è chi esige un chiarimento. La Dc sarà chiamata a scoprire le carte, per capire le ragioni per le quali siano venuti meno i voti in Aula. Il Patto non si aspettava una bocciatura, tanto più che all’interno del Pdcs sembrava tornato il sereno dopo l’approvazione all’unanimità della relazione del segretario alle Finanze. Ma a Pasquale Valentini non piace sentir parlare di resa dei conti. “La Dc - spiega - ha espresso chiaramente attraverso i suoi organismi la propria linea di condotta. Sono i consiglieri che hanno deciso di mettersi in contrasto con la linea del partito a doversi assumere la responsabilità delle proprie azioni”. Per Valentini la politica si deve basare sul confronto e va fatta alla luce del sole, non sottobanco. Il Patto reclama coraggio e sincerità. La non condivisione della politica economica e finanziaria viene vista come un pretesto. “Il problema è che qualcuno lancia segnali per destabilizzare ed arrivare al voto”. Una scelta che si ripercuote sul paese, visto che le proposte portate avanti dal Governo erano condivise dalle associazioni. Già si presume che il clima in Congresso non sarà dei più tranquilli. Ma il Governo dovrà affrontare anche altri temi delicati come bilancio dello Stato e telecomunicazioni. Mentre giovedì il Patto si riunirà per mettere a punto la finanziaria del prossimo anno.
Monica Fabbri
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