"La Repubblica non ha alcuna intenzione di essere inserita nella black list aggiornata e sta compiendo i passi necessari per scongiurare questa evenienza". Da Palazzo Begni è partita nei giorni scorsi la nota verbale con la quale si chiede un incontro ufficiale allargato, questa volta non solo con questo o quel ministro, ma fra le delegazioni dei due governi. Dalla Farnesina si è assicurata una risposta a stretto giro di posta e presumibilmente potrebbe arrivare in settimana, forse già nei primi giorni. In discussione dovranno essere i provvedimenti annunciati da San Marino e quindi le sue proposte sulla strada della trasparenza e per assicurare la necessaria collaborazione, ma anche la questione dello scambio automatico di informazioni, richiesto, a quanto pare dal Ministero dell’Economia. Il Segretario di Stato agli Affari esteri, Antonella Mularoni, si dice certa che San Marino non sarà inserita nella nuova black list e che quindi si potranno evitare i temuti effetti dell’ormai famigerato decreto incentivi, che entrerà in vigore a luglio. "Dobbiamo cambiare politica - aggiunge la Mularoni – e passare dalle parole ai fatti". Sinistra Unita, che ieri si è recata dalla Reggenza per chiedere la convocazione di un Consiglio straordinario da dedicare alla discussione del rapporto con l’Italia e lo stato delle trattative, attende intanto di ricevere una risposta dai Capi di Stato e dall’Ufficio di Presidenza.
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