"La sfida Socialista" del Psrs
Andreoli attacca il Psd, lasciato a luglio e dice “durante la permanenza nella mia precedente casa mi sono sempre chiesto chi sono, ma io lo so, sono un socialista e non potevo rimanere in un partito che coltiva passioni conservatrici, che non ha saputo essere la grande casa comune di ispirazione socialista che al suo interno ha permesso che si affermasse la logica rabbiosa di pochi, che è crollato sotto il peso del suo fallimento anche nel progetto di governo, appiattito sulla sinistra radicale”.
Poi apre agli Nps per rafforzare l’area socialista, e alla collaborazione con il centro moderato. Candida il Psrs al governare del paese e alla maggioranza dice che se non inizia a lavorare non ha futuro. A Paolo Crescentini, capogruppo in Consiglio, il compito di illustrare il progetto San Marino 2013 caposaldo della politica del Psrs, per realizzare le riforme programmando l’azione politica, i metodi di governo e una comunità di diritti, doveri e libertà. Il progetto è stato approvato insieme allo statuto.
Per Simone Celli il Psrs “è il partito del progetto e del futuro, per chiudere con la vecchia politica e fare un salto di qualità con un’ampia azione riformatrice”. “Noi - dice Celli - vogliamo un nuovo quadro politico e un centro moderato al governo perché - sostiene - è evidente che la coalizione Riforme e Libertà è fallita, non avendo allargato al centro, mentre il Patto per San Marino ha in se la scarsa coesione tra i partiti, pochi risultati e nessuna spinta riformatrice”.
Myriam Simoncini