Si è aperta la tre giorni del Consiglio Grande e Generale
Una sessione quella odierna piuttosto tranquilla, ma di cosiddetta calma apparente, segnata, fuori dall’aula, da un clima politico frizzante. Colloqui e capannelli, conseguenza dell’esito del vertice di maggioranza di ieri, nel quale sono emerse le divergenze in seno alla maggioranza su alcuni punti della legge omnibus. A metterlo in evidenza è il capogruppo della DC, Loris Francini, che punta il dito su quanto sta succedendo – dice – al di fuori di questo Palazzo. Il confronto di maggioranza – afferma – non è ancora giunto ad una risoluzione definitiva e questo dimostra uno stato di crisi. Francini chiede che il Consiglio Grande e Generale venga coinvolto, o almeno informato e accusa la maggioranza di sfuggire ad un confronto con l’opposizione. Nessuna replica dai banchi della coalizione. Intanto i Popolari tornano a parlare di casinò e lo fanno con un ordine del giorno che rispolvera un documento analogo approvato due anni fa, per riaprire la trattativa con l’Itala e recuperare il diritto all’esercizio di una casa da gioco. Morri chiede sia resa esecutiva quella decisione e che nella scelta venga coinvolta la popolazione.
Attesa da tempo arriva in Consiglio la Riforma del Catasto, le linee guida per un aggiornamento. Una legge quadro – ha spiegato il Segretario al territorio, Riccardi – cha a distanza di 50 anni adegui un Catasto nonopiù idoneo a rappresentare l'attuale realtà economica e garantire i richiesti livelli di equità contributiva". Il testo attuale è "una fotografia immobiliare ferma agli anni '50" e non prevede voci come centri commerciali, centri direzionali e posti macchina. Sarà passato all'esame della commissione consigliare Sanità e Territorio, prima di tornare in seconda lettura in Aula. E per restare in tema di Territorio va segnalata l’approvazione, ad ampissima maggioranza, dell’assegnazione dei terreni che consentiranno l’ampliamento di alcune aziende nelle zone industriali di Chiesanuova e di Gualdicciolo. La segreteria di Stato all'Industria fa sapere che anche "in una delle prossime sedute consiliari saranno presentate altre proposte di assegnazione, già approvate dal Congresso di Stato o in corso di approfondimento, per far fronte alle necessità di espansione industriale evidenziate attraverso istanze di assegnazioni di aree". Soddisfatto Tito Masi, segretario di Stato all'Industria, per l'ampia convergenza trovata anche con le forze di opposizione. "E' nostra intenzione - promette - proseguire su questa strada per dare una risposta adeguata alle imprese che hanno l'esigenza di ingrandire l'attività".