Una maratona consiliare di 5 giorni per approvare definitivamente la finanziaria 2006 e subito dopo il comma comunicazioni saranno proprio le norme generali sull’ordinamento contabile dello stato a caratterizzare i lavori dei 60. Dopodiché la presa d’atto e conseguente ratifica dei 7 accordi sul settore pubblico sottoscritti da governo e sindacati: sul parti time; orario di lavoro; mobilità; trasferimenti per motivi di salute; titoli di studio; immissione in ruolo personale stabilizzato e stabilizzazione personale di seconda fascia. Dopo alcune nomine, tra cui quella della commissione commercio, il parlamento tornerà a discutere di riforme istituzionali. Terminato il lungo dibattito sul quale, alla fine, ha prevalso la mediazione nelle divergenze che attraversavano anche le due forze di maggioranza, si proseguirà con la votazione dell’articolato sul quale sono annunciati emendamenti di rilievo. Al comma 15 l’altro argomento che tornerà a scaldare l’atmosfera in aula consigliare: la relazione del magistrato dirigente del tribunale e il relativo dibattito. Impossibile sapere come approderà all’esame dell’assemblea: emendata dallo stesso magistrato dirigente, così come chiesto dai giudici che avevano espresso critiche, o accompagnata dal verbale del consiglio giudiziario plenario per dare modo a tutti i consiglieri di verificare attraverso la trascrizione del dibattito quanto avvenuto in seno al massimo organismo giudiziario. E non mancheranno gli interventi alle dichiarazioni del consigliere Giuseppe Rossi sulle presunte soffiate sull’esposto per il tirocinio Stolfi, arrivate proprio dal magistrato dirigente. E non e’ finita qui. La maratona consiliare dovrebbe concludersi, e qui il condizionale è d’obbligo, con il dibattito sulla legge elettorale, che approda in aula dopo l’approvazione dell’ordine del giorno consiliare, anche in questo caso una materia che dovrà essere giocata sul filo della mediazione dopo le divergenze in seno ai partiti della maggioranza.
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