Si chiude la visita di Scalfarotto: “Viviamo nella stessa casa e di quella casa bisogna avere cura insieme”
Seconda giornata di visita sul Titano per il Sottosegretario agli Esteri. Questa mattina in udienza dai Capitani Reggenti, Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini. Poi incontri in Ambasciata d'Italia e con i vertici ANIS
“E' una nuova fase di rilancio dei rapporti quella che si è aperta, dopo un lungo periodo che ha visto l'assenza di intese significative”, così il Segretario agli Esteri Luca Beccari presenta alla Reggenza l'onorevole Ivan Scalfarotto. “Una macchina al lavoro, dopo ben due incontri ufficiali e l'insediamento del tavolo misto, nel giro di poche settimane” – prosegue, ricordando i dossier aperti e le “azioni coordinate nell'affrontare la pandemia, sia sul fronte sanitario, sia nella sfida della ripresa economica”.
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Un dialogo che si vuole strutturato, “perché il fatto che San Marino e Italia si confrontino non suoni più come una notizia, bensì come una ruotine”. Parte da qui il sottosegretario Scalfarotto, non prima però di aver ricordato la sua ammirazione e rispetto verso “l'antichissima democrazia di San Marino, che noi italiani – ha detto – dovremmo considerare una sorella maggiore”. Invoca il “gioco di sponda”, ricorda che l'unione fa la forza quando dice “siamo in due”, non solo nelle sedi multilaterali e non solo nei momenti di crisi, guardando, in una ottica proattiva, a strategie e progetti comuni. “Viviamo un po' nella stessa casa e di quella casa – dice - bisogna avere cura insieme”.
Dalla Reggenza sottolineato il valore di una visita iscritta in un percorso bilaterale “che ha conosciuto un concreto slancio nella definizione delle tante questioni in corso”, auspicandone risoluzione positiva “in favore di due Paesi che vivono, convivono, condividono la stessa casa”. Auspicio poi che gli incontri bilaterali siano frequenti e continuativi, non più sporadici o legati a singole necessità. Rapporto fra due Paesi ulteriormente avvicinati dalla pandemia, in una lotta comune alla sua diffusione: “Ancora più uniti e solidali – dice la Reggenza - nell'offrire mutuo sostegno e risposta alle esigenze di risorse umane e materiali, nel richiamo costante alle prerogative del nostro Stato enclave”.
Da tutti, il ringraziamento per il lavoro svolto dalla rete diplomatica – Ambasciatore di San Marino Daniela Rotondaro e Ambasciatore d'Italia Sergio Mercuri, reiterato nella visita in Ambasciata. “Raramente – ha detto Scalfarotto – nel preparare missioni internazionali ho avuto fascicoli così corposi da studiare”. Complessità italiana, da un lato, complessità dell'essere una enclave, sul fronte sammarinese, che può essere compensata solo da un grande lavoro congiunto, facendo leva sulle rispettive opportunità. Incontro poi con il tessuto produttivo, con vertici dell'ANIS. Ambito di collaborazione privilegiato, quello economico, con lo stesso Scalfarotto che nella Repubblica vede un laboratorio interessante per idee e sperimentazione in settori quali l'innovazione, le start-up, sostenibilità e energie rinnovabili, per poi esportare modelli vincenti su larga scala”.
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