Il parlamentino DC dà il via libera al governo straordinario. A tarda notte, dopo un lungo dibattito che ha impegnato il Consiglio Centrale per oltre 7 ore, l’impostazione politica dell’Ufficio di Segreteria è stata accolta a larghissima maggioranza. Un solo voto contrario, 15 astenuti. “L’opinione pubblica è stanca delle vicissitudini della politica, il clima nel paese è di tensione e quella che prevale è una visione sfiduciata. Così aveva esordito il Capogruppo Consigliare, Claudio Podeschi, aprendo i lavori. La strada che abbiamo intrapreso è l’unica possibile per delineare uno spartiacque fra il passato e le prospettive future”. “Quella che deve aprirsi – ha detto – è una nuova fase della politica, una fase di transizione, che possa creare le condizioni per ripartire. Poi, chiusa la straordinarietà, tornare alle urne per consentire all’opinione pubblica di giudicare con la necessaria serenità”. Per la DC è arrivato il momento di aprire ufficialmente la crisi di questo governo, che ha lavorato bene ma non ha potuto contare sui numeri a causa di quelle lotte interne ai due partiti della coalizione, che hanno impedito di garantire quella stabilità che invece era necessaria al Paese. Adesso tocca agli organismi interni del Partito Socialista e del Partito dei Democratici, così come recita l’ordine del giorno approvato. E poi, nei prossimi giorni, l’avvio della crisi e l’apertura degli adempimenti successivi fino alla formazione di un nuovo esecutivo.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy