Sì dell'Unesco alla Palestina, Mularoni: "Servono i negoziati con Israele"
“Un desiderio legittimo, un diritto quello dei Palestinesi ad avere un loro stato, ma la via da seguire è un’altra, è quella dei negoziati con Israele”. Giudizio fermo dal segretario agli Esteri, Antonella Mularoni, a poche ore dalla decisione della Conferenza generale dell’Unesco che ammette la Palestina a pieno titolo. Un atto simbolico più che politico, ma che comunque può pesare sul cammino palestinese verso il riconoscimento a stato autonomo in seno alla stessa Organizzazione delle Nazioni Unite. 107 sì, 14 no e 52 astenuti. Fra questi, San Marino. Per la Palestina, il voto è messaggio chiaro a Israele e al mondo, mentre per il premier israeliano è “una manovra unilaterale palestinese, che allontana l’accordo di pace”. Europa divisa – no di Germania, sì di Francia, astensione dell’Italia, ma su tutti pesa il veto d’America, che da oggi toglie i finanziamenti all’Agenzia: 60mila dollari al mese. All’indomani, anche il Canada scontento, valuterà la sua partecipazione all’Unesco, al quale contribuisce con 10 milioni di dollari l’anno. Nel video l’intervista al segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni
Annamaria Sirotti
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