Sindacati incontrano la politica per trovare un'intesa: resta il nodo fiscal drag
I sindacati escono dall'incontro con i capigruppo di maggioranza con “un pugno di mosche in mano”– afferma Enzo Merlini della Csdl. Domani hanno convocato una conferenza stampa per riferire sugli ultimi confronti e sulle risposte politiche alle loro proposte. L'intesa è stata raggiunta su criteri ed importi del reddito minimo familiare, adeguamento degli assegni familiari e integrativo, delega sui mutui ipotecari. Resta invece il muro contro muro sul fiscal drag, “circa 10 milioni di euro di tasse che lavoratori dipendenti e pensionati stanno pagando in più per effetto dell'inflazione”, scrivono Csdl, Cdls e Usl, che propongono un piano di redistribuzione verso i redditi più bassi per far fronte al caro vita. “Lo Stato – ricorda Merlini - ha già incassato”, e sollecita correttivi con effetto retroattivo, fino a quando la legge non sarà modificata. Dall'incontro con i capigruppo di maggioranza si aspettavano controproposte che però non sono ancora arrivate.
A margine dei lavori consiliari faccia a faccia anche con l'opposizione. Nel pacchetto di richieste rientrano l'incremento delle indennità per maternità e la rivalutazione delle pensioni. “Il nostro obiettivo non è scendere in piazza ma tutelare la gente”, commenta Francesca Busignani di USL. "Lo sciopero generale è stato convocato per venerdì ma se c'è la volontà, anche sul fotofinish – dice – si può fare qualcosa”. Ne fa una questione di volontà anche Gianluca Montanari della Cdls: “Sta alle parti – afferma - continuare il confronto fino all'ultimo per trovare un accordo che faccia rientrare la nostra decisione”. Anche se appare molto difficile. A memoria non risulta infatti che uno sciopero generale sia stato revocato alla vigilia.
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