Sinistra Unita: considerazioni e linee progettuali utili al futuro della comunità sammarinese
Scende dalla carica Reggenziale Gabriele Gatti, un semestre “normale” dal punto di vista della attività dei Capitani Reggenti, a parte lo scambio epistolare con il Primo Ministro Italiano Mario Monti. Concluso il semestre di rispetto dovuto alla istituzione Reggenziale, possiamo dire che la nomina di Gabriele Gatti alla suprema magistratura ha definitivamente conclamato la fine della capacità di rinnovamento e cambiamento del “Patto per San Marino”.
La recente delibera di rinnovo del rapporto contrattuale con “Arturo” per la cifra di 47.000 euro annuali fa parte anch’essa di una riluttanza -nei fatti- al cambiamento di una parte della maggioranza, che dobbiamo necessariamente stigmatizzare.
Le indagini Re Nero-Varano-Staffa-Criminal Minds-Enav FinMeccanica ed altre hanno colpito al cuore il sistema finanziario e produttivo sammarinese. L’apertura delle varie cassette di sicurezza hanno scoperchiato uno spiraglio su un mondo oscuro che i sammarinesi presumevano potesse esistere ma che non avrebbero mai voluto vedere, criminalità organizzata, loggie, serivizi segreti deviati e corruzione politica.
A prescindere dalla prosecuzione in sede giudiziaria di questi fatti molti politici dovrebbero autonomamente seguire l’esempio di Germano De Biagi e dichiarare pubblicamente la fine della loro attività politica per ridare un briciolo di speranza al Paese, la politica della Classe dirigente costituita dei vari Gatti, Podeschi, Mazza, Galassi, Casali, Morri, Stolfi e Andreoli non è più praticabile in questo contesto e non è più in grado di assicurare un futuro al Paese.
Lo scioglimento del gruppo “elettorale” dei “Moderati” e della “Lista delle Libertà”, nonché il conflitto evidente tra NPS e AP e per finire la lotta intestina sulla questione di Banca Centrale all’interno della Democrazia Cristiana danno il segno di un miserevole “si salvi chi può” di una armata brancaleone chiamata “Patto per San Marino” nata per esigenze elettorali, sostenuta dal portavoce Angela Venturini e che ha retto solo per la struttura della legge elettorale e per l’incapacità delle opposizione di fare fronte comune e dare voce alla parte viva del Paese.
Le dimissioni del Sindaco Massimo Francioni della Banca Centrale, la lotta che alcuni dirigenti stanno portando all’interno dei corpi di polizia, una magistratura che nei risultati ha dimostrato tutti i propri limiti hanno evidenziato un urgenza che Sinistra Unita sostiene da tempo, ovvero l’esigenza tutta sammarinese di procedere ad un progetto di ridefinizione di tutte le figure apicali degli organi istituzionali di controllo tesi a sviluppare e a salvaguardare la sovranità del nostro Stato.
Tutte le istituzioni sammarinesi, la politica ed i corpi intermedi dovrebbero incominciare a lavorare con un unico obiettivo “salvare la sovranità politica ed economica del paese” e interrompere quella guerra fratricida spesso mossa da ruoli di vertice e per preservare interessi di parte che sta sfibrando ed indebolendo il Paese ogni giorno di più.
Sinistra Unita non sa cosa succederà il 2 Aprile, sa solo che il Paese è chiamato a momenti fondamentali per la propria esistenza come i prossimi round degli organismi internazionali del FMI, Greco e MoneyVal, sa solo che il paese ha bisogno di riforme strutturali per l’equilibrio economico e sociale, e per affrontare questi appuntamenti e riforme fondamentali c’è bisogno della responsabilità e della buona volontà di tutti i cittadini Sammarinesi.
Dal due aprile tutti i cittadini dovrebbero aprire gli occhi, chiedere il rinnovamento completo della classe dirigente, attivare i progetti di riforma economica ed istituzionale, altrimenti il due aprile sarà uno dei tanti giorni in più in black list e uno dei tanti giorni che ci stanno avvicinando alla sindrome greca del Paese.
Sinistra Unita