E' un fermento che appare crescente quello che si sta manifestando all'interno di Sinistra Unita. Dopo le dimissioni del consigliere Luca Lazzari, e la presentazione di un documento critico al quale hanno aderito diversi esponenti di quel partito, si cerca di ricucire lo strappo. Ad un anno di distanza dall'uscita di Alessandro Rossi, ancora non si è riusciti a nominare un coordinatore e la gestione del partito resta in carico ai 4 saggi del gruppo coordinamento. Augusto Gasperoni, che del gruppo fa parte, minimizza le tensioni ed afferma di riconoscersi nelle osservazioni di Lazzari e compagni. Le trova non solo lecite ma anche condivisibili. Getta acqua sul fuoco e si dice impegnato, non solo personalmente, a lavorare per individuare un nuovo metodo del fare politica. Il documento presentato nei giorni scorsi – aggiunge Gasperoni - rappresenta uno stimolo, un impulso a rinnovare l'azione politica. La pensano così anche altri aderenti di primo piano, come Vanessa D'Ambrosio, Ivan Foschi, Enzo Colombini, Toni Margiotta, Mabel Nancy Martinazzo e Augusto Michelotti, che invitano al dialogo per superare le criticità e invocano la convocazione al più presto di un congresso politico,per dare al partito una guida e per presentare un nuovo progetto politico. “Anche noi – scrivono – manifestiamo la nostra insoddisfazione per non aver raggiunto gli obiettivi prefissati: il rilancio della linea politica, la ripresa del contatto con gli aderenti, l'avvio di un percorso verso l'appuntamento congressuale.
Sergio Barducci
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