Un pensiero alle comunità dei sammarinesi residenti all’estero, ai giovani, alle famiglie, il volontariato, le donne. Questi i temi principali contenuti nel messaggio di fine anno della Reggenza, che ha voluto ricordare, rivolgendo il proprio augurio ai cittadini, il sentimento di attaccamento, di umanità e di appartenenza dei sammarinesi, dovunque essi vivano. Ai giovani un appello: a perseguire con passione e tenacia le proprie ambizioni e i propri ideali. Abbiate sempre – ha detto loro – come punto di riferimento ultimo, la vostra coscienza. Questa società – ha aggiunto la Reggenza – può anche non piacervi, ma vivendo nella società, affrontandone i problemi, operando, vi accorgerete che la potete modificare. Ricordati i passaggi istituzionali, i risultati raggiunti sulla strada delle riforme e quelli ancora da compiere, i Capi di Stato hanno evidenziato come le istituzioni debbano funzionare e saper corrispondere alle richieste che emergono dalla società. Il mondo politico – ha aggiunto la Reggenza – ha il dovere di compiere un salto di qualità. Se questa sfida sarà colta si potrà aprire una nuova stagione. Non sono mancati riferimenti alla situazione internazionale, con un pensiero particolare alla popolazione irachena, alle parole del Pontefice per l’affermazione della Pace ma anche per il rispetto dei diritti umani. Un rimprovero alla collettività sammarinese per una scarsa sensibilità verso certe tematiche: Il 2003 – hanno ricordato i Capitani Reggenti – è stato l’anno del disabile e il nostro Paese poteva fare di più. Nell’adottare scelte politiche, legislative ed amministrative – hanno affermato – si dovrebbe dedicare la massima attenzione alle conseguenze che ogni decisione produce sulla vita delle persone e in generale su chi ha meno voce, come i bambini e i soggetti più deboli della società. Il 2004 sarà l’anno della famiglia e l’avvenire della società – ha detto la Reggenza – passa attraverso la famiglia che ha il diritto di essere tutelata dalla istituzioni nazionali ed internazionali e di essere posta al centro delle politiche e dei piani di sviluppo. Per troppo tempo il nostro Paese – hanno sottolineato i Capi di Stato – è stato fra quelli meno attenti alla famiglia. Qualche risultato è stato ottenuto, ma ulteriori passi devono esser compiuti per migliorare la qualità di vita dei sammarinesi che in buona parte dipende dalla possibilità di conciliare l’attività lavorativa con i compiti familiari.
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