Slitta la verifica di maggioranza in programma oggi, intanto Repubblica Futura torna sul tema giustizia
Salta l'incontro di verifica in programma questo pomeriggio: per le forze di maggioranza un momento di riflessione in più, in queste giornate bollenti di agosto, in vista comunque di ulteriori confronti già previsti e come sempre allargati a membri dell'Esecutivo. Sullo sfondo l'appuntamento prima con la Festa dell'Amicizia - sarà un week-end intenso di dibattiti - e poi la sessione consiliare di agosto che si aprirà la settimana prossima. Rientrate le dimissioni che il Segretario di Stato al Territorio Canti sembrava orientato a rassegnare a seguito di aspri contrasti proprio in sede di verifica, la tensione tuttavia non si allenta: al momento infatti il confronto non pare abbia prodotto risultati soddisfacenti, almeno per Rete che l'ha di fatto sollecitato per andare a fondo su alcune questioni. “Perdurano le criticità”, si era detto nei giorni scorsi. Contenimento della spesa, vendita di terreni pubblici, gestione rifiuti, alcuni tra i nodi principali. “Lavoriamo per ricucire e non per disfare – mandano però a dire dal Movimento - serviva una scossa, ci auguriamo si traduca in una ripartenza con maggiore slancio”.
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Intanto sul fronte opposizione, Repubblica Futura parla di “verifica grottesca”, “della quale alla gente comune è dato sapere poco o nulla – sottolineano - e certamente non i veri contenuti, che paiono improntati più al gioco delle poltrone, dei personalismi e del mero tatticismo politico”. E' invece sempre nella giustizia che, secondo Rf, accadono “le cose più eclatanti”: dalla sentenza dei Garanti che apre nuovi scenari sul secondo grado del processo Conto Mazzini, alla sentenza di appello su Asset Banca, fino ai rinvii a giudizio di Celli e Buriani, atti – accusano – finiti ancora una volta a puntate su un sito internet e in cui sarebbero citati vari documenti firmati da consiglieri di opposizione, compresa una lettera del 29 luglio a firma di Nicola Renzi, ritrovati nel cellulare del giudice, facendo partire, immancabilmente, la macchina del fango". Documenti – tiene a rimarcare Rf – che però “non solo potevano essere nelle disponibilità di Buriani, ma dovevano esserlo” in quanto ricevuti dal Commissario della Legge “come controinteressato per via istituzionale- giudiziaria”.
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