Smac, C10: "La Penelope dei nostri anni!!!"
Dopo la detrazione d’imposta di 200 € prevista nell’ultima Finanziaria, ma esclusiva agli aderenti al circuito SMaC scontistica, il nuovo regolamento introduce un abbattimento di costi di “noleggio” del POS per tutti i possessori per un importo di 120 euro all’anno. Abbattimento, però, che l’USC ha definito “umiliante elemosina”.
Civico10 ritiene questo nuovo “sconto” esclusivamente una soluzione temporanea e contingente ma assolutamente non coerente con il sistema SMaC; né con quello già esistente dal 2008 né con quello futuro (se vi sarà ancora). Da una parte si è obbligatoriamente introdotto a carico degli esercenti, e forse anche dei consumatori, un metodo di certificazione dei ricavi con modalità capaci di compromettere un sistema di scontistica e pagamenti interni già esistente e rodato. Dall’altra, quando ci si è accorti di avere commesso errori gravi, anche solo nella fase di valutazione, si cerca ora di correre ai ripari con soluzioni mediocri basate solamente sul fattore economico.
Ma il Governo sta riarrotolando la matassa anche in altre situazioni. E’ infatti del 27 febbraio il Decreto Delegato n.25 nel quale si incrementa la quota forfetaria degli oneri deducibili. Dato cioè che le tempistiche necessarie per l’introduzione degli strumenti di certificazione dei ricavi (SMaC fiscale) sono più lunghe del previsto, viene riconosciuta una quota forfetaria (senza oneri di documentazione) pari al 100% dell’intera quota da documentare.
Tradotto in parole povere, se nel 2014 abbiamo fatto acquisti a San Marino (magari accollandoci prezzi a volte più alti che nel circondario, come sostenuto dalle Associazioni di Consumatori e dai Sindacati) per poter dedurre tali costi tramite SMaC ed abbiamo archiviato tutti gli scontrini e fatture di acquisto… abbiamo perso solamente tempo e risorse. Possiamo anche buttare tutto al macero poiché non più necessari.
E tutta la burocrazia, le problematiche e le incomprensioni con gli Uffici con cui ci siamo trovati a districarci, ognuno con i suoi tempi e difficoltà, dipendenti, frontalieri, pensionati, professionisti, per usufruire delle deduzioni… per cosa? Per un sistema che fa due passi avanti ed uno indietro e continua a procedere a tastoni nella nebbia?
Le problematiche di San Marino sono tante e spesso è vero che quando si parla di tasse bisogna scontrarsi con categorie sociali trincerate su posizioni di difesa. Ma il non riuscire ad impostare un’attività per il futuro con un minimo di lungimiranza, il non riuscire a comunicare e collaborare con le varie categorie sociali, il non comprendere quali sono i problemi quotidiani di chi lavora e addirittura crearne di nuovi, sono problemi pesanti per chi deve Governare il Paese.
Comunicato stampa
Civico 10