La cittadinanza multipla è discriminatoria. Crea una élite di privilegiati che possono accedere a vantaggi preclusi a chi ne possiede solo una. Così recita l'istanza d'arengo che chiede al Consiglio Grande e Generale di varare la piena applicazione del principio di unicità della cittadinanza sammarinese. La legge, spiega il testo, va integrata con un articolo che vieti la possibilità di cittadinanze multiple in ogni forma, prevedendo il meccanismo di perdita della cittadinanza in caso di acquisizione di un'altra. Deve essere anche stralciata quella sammarinese a tutti coloro che, in possesso di altra cittadinanza, non presentino formale rinuncia. Quindi, proseguono i firmatari, vanno aggiornate le liste elettorali, ponendo un freno alla crescita del collegio estero che si espande solo in base a vincoli familiari e talvolta non per un vero interesse degli iscritti alla situazione politica della Repubblica. Non è un mistero, scrivono gli istanti, che a San Marino esistono persone che vantano il privilegio di avere più di una cittadinanza. Un esempio lampante si è avuto qualche anno fa quando – in occasione delle elezioni italiane – furono recapitate a San Marino un numero di cartelle per il voto estero superiore a quello degli italiani ufficialmente residenti. E, in questo periodo, alcuni sammarinesi sono stati coinvolti in controlli fiscali perchè anche cittadini statunitensi. La legge sammarinese già prevede che l'acquisizione della cittadinanza avvenga previa rinuncia a quella precedente. L'esistenza di cittadinanze multiple, conclude l'Istanza, è quindi da considerarsi una anomalia. La cittadinanza sammarinese è un segno della nostra identità e non deve essere svilita ad accessorio.
Sonia Tura
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