"A breve un’altra stagione referendaria sarà l’ago della bilancia che misurerà la capacità di noi tutti di utilizzare al meglio il potere che deriva da questo strumento di democrazia diretta: con le campagne referendarie, a nostro parere, emergerà di nuovo la solita polemica sull’astensionismo dei sammarinesi che, pare, si siano sempre sentiti più attratti dalla domenica al mare piuttosto che dalle polverose cabine elettorali che rimangono spesso vuote. Immaginando, da piccoli profeti, quali saranno i contenuti che si animeranno in questi giorni, soprattutto in relazione alla posizione di astensione, riteniamo interessante porre dei distinguo tra i due strumenti di astensione che, a nostro avviso, attualmente producono effetti tangibili e diversi tra loro: “l’astensione nel voto” e “l’astensione nella presenza”. Nel primo caso, il cittadino presentandosi alle urne decide di non esprimere alcuna manifestazione di volontà dando luogo anche alla cosidetta “scheda bianca” ma aiutando il raggiungimento di una "validità" nel principio del referendum, riconoscendolo dunque come valido strumento di democrazia attiva e lasciando ai votanti la decisione sul merito; nel secondo caso, l’astensione nella presenza, il cittadino sceglie di non partecipare attivamente alla vita politica di San Marino, forse per disinteresse o solo nella speranza che la sua “assenza” possa bastare per far cessare le richieste di una parte del Popolo Sovrano in merito ai più svariati argomenti. Sottomarino considera meschina, soprattutto in ambito referendario, l’astensione nella presenza: riteniamo difatti che la decisione motivata di astenersi nel voto non si debba confondere con chi si fa “pilotare geograficamente altrove” o, peggio, con chi non vota rinunciando, coscientemente, ad esercitare un diritto. Riteniamo dunque che chi non si presenterà alle urne il 27 marzo 2011 (data che già strizza l’occhio all’assenza dei sammarinesi) sceglierà la marginalità decisionale poiché l’astensione è il modo di manifestarsi nella politica e nella vita sociale più inconsapevole che ci sia e vorremo far presente a chi ritiene che il proprio voto conti poco, che il non voto conta nulla. Eraclito lo diceva circa 2500 anni fa’: i dormienti sono artefici e complici delle cose che accadono nel mondo."
Movimento Sottomarino
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