Riassunto delle puntate precedenti:
il 21 marzo in una intervista il segretario del lavoro Iro Belluzzi dichiara tra le altre cose che al prossimo mese di maggio 38 disoccupati resteranno senza ammortizzatori.
Il giorno stesso un disoccupato che aveva da tempo finito gli ammortizzatori invia una nota ai siti di informazione on line facendo notare come vi fossero già allora altre persone nelle stesse condizioni.
Il 25 marzo Sottomarino incalza sullo stesso argomento chiedendo in sostanza trasparenza e informazione da parte del governo, delle segreterie e degli uffici pubblici.
Il 27 marzo lo stesso disoccupato che aveva aperto il dibattito incontra brevemente il segretario Belluzzi al quale ribadisce la richiesta di dati precisi e la difficoltà nell'ottenerli.
Il 9 aprile San Marino RTV dedica una puntata di Indaco all'emergenza lavoro, presente in studio anche il segretario al lavoro Belluzzi che ancora riferisce di "un paio di ex lavoratori" rimasti senza ammortizzatori.
Un paio sarebbe quindi il dato ufficiale.
Temiamo purtroppo che il numero di disoccupati che sono rimasti scoperti dagli ammortizzatori sociali sia ben superiore a due, già in precedenza vi erano stati riscontri sui social network e all'indomani della messa in onda di Indaco sono avvenuti contatti tra diversi disoccupati che affermano di trovarsi nelle medesime condizioni, alcuni lo hanno fatto direttamente altri per interposta persona.
E anche qui però il dato è incerto: emergono sei o sette nomi , qualcuno ne conosce altri che preferiscono rimanere anonimi, qualcun altro sa di dieci che non vogliono identificarsi, informazioni approssimative che non facilitano la richiesta di dati precisi e non aiutano a chiarire il quadro generale.
Nel pieno rispetto delle scelte di ognuno rimarchiamo una volta di più il fatto che se la trasparenza e l'informazione non cadono dal cielo possiamo almeno provare ad attivarci per ottenerle, oppure restiamo ad aspettare che ci vengano fornite su di un piatto d'argento, qualche possibilità per ottenere chiarezza ce le avremmo anche noi cittadini se decidessimo di utilizzarle.
Comunicato stampa
il 21 marzo in una intervista il segretario del lavoro Iro Belluzzi dichiara tra le altre cose che al prossimo mese di maggio 38 disoccupati resteranno senza ammortizzatori.
Il giorno stesso un disoccupato che aveva da tempo finito gli ammortizzatori invia una nota ai siti di informazione on line facendo notare come vi fossero già allora altre persone nelle stesse condizioni.
Il 25 marzo Sottomarino incalza sullo stesso argomento chiedendo in sostanza trasparenza e informazione da parte del governo, delle segreterie e degli uffici pubblici.
Il 27 marzo lo stesso disoccupato che aveva aperto il dibattito incontra brevemente il segretario Belluzzi al quale ribadisce la richiesta di dati precisi e la difficoltà nell'ottenerli.
Il 9 aprile San Marino RTV dedica una puntata di Indaco all'emergenza lavoro, presente in studio anche il segretario al lavoro Belluzzi che ancora riferisce di "un paio di ex lavoratori" rimasti senza ammortizzatori.
Un paio sarebbe quindi il dato ufficiale.
Temiamo purtroppo che il numero di disoccupati che sono rimasti scoperti dagli ammortizzatori sociali sia ben superiore a due, già in precedenza vi erano stati riscontri sui social network e all'indomani della messa in onda di Indaco sono avvenuti contatti tra diversi disoccupati che affermano di trovarsi nelle medesime condizioni, alcuni lo hanno fatto direttamente altri per interposta persona.
E anche qui però il dato è incerto: emergono sei o sette nomi , qualcuno ne conosce altri che preferiscono rimanere anonimi, qualcun altro sa di dieci che non vogliono identificarsi, informazioni approssimative che non facilitano la richiesta di dati precisi e non aiutano a chiarire il quadro generale.
Nel pieno rispetto delle scelte di ognuno rimarchiamo una volta di più il fatto che se la trasparenza e l'informazione non cadono dal cielo possiamo almeno provare ad attivarci per ottenerle, oppure restiamo ad aspettare che ci vengano fornite su di un piatto d'argento, qualche possibilità per ottenere chiarezza ce le avremmo anche noi cittadini se decidessimo di utilizzarle.
Comunicato stampa
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